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Una Fiorentina stile Versilia

Tutto bene? Di solito si dice così quando s’incontra un amico dopo tanto tempo. «Tutto» sa un po’ di ipocrisia, tutto è generalmente troppo, ma il saluto non dev’essere micragnoso. …

Redazione VN

Tutto bene? Di solito si dice così quando s’incontra un amico dopo tanto tempo. «Tutto» sa un po’ di ipocrisia, tutto è generalmente troppo, ma il saluto non dev’essere micragnoso. Allora: tutto bene nella Fiorentina? Cominciamo col dire che in una campagna acquisti generosa, manca ancora un attaccante, Il marocchino El Hamdaoui va bene, ma dopo? Abbiamo letto tanti nomi, uno è quello dell’olandese Van Wolfswinkler. Ci vorrebbe una folta riunione di condominio per pronunziarlo tutto, ma aspetteremo sereni.

C’era giusta attesa per i nuovi, da Gonzalo Rodriguez a Facundo Roncaglia, da Borja Valero a Pizarro. Tutta bella gente, subito da applausi, soprattutto per Pizarro, segno buono. Bellissima la manovra Pizarro-Jovetic-Ljajic verso la fine del primo tempo. Una manovra «da campionato». Ancora meglio con uno spunto Pizarro-Ljajic, e gol. Anche due pali nel bilancio della prima fase. Due righe sul pubblico della «Fiesole». Era in formato Versilia, costume da bagno o poco più, e con tanto entusiasmo. Nella ripresa il gol di Pasqual su punizione è stato uno spettacolo. 

Era tempo di fare qualche cambio e difatti ecco il colombiano Cuadrado sulla destra, un altro dei nuovi viola, al posto di Pasqual (ovazione). Dopo di lui, Mati Fernandez, cileno. Tutto bene allora? Per essere a ridosso di Ferragosto, sì. Non bisogna infatti esagerare e pretendere dalla squadra quello che ancora non ci può essere. Ultima cosa, e non sono parole e basta: la squadra ha sentito il pubblico, e il pubblico ha sentito la squadra. «Viola alè» il grido finale. Basta questo per far capire che Montella e la sua squadra il primo vero obbiettivo della stagione l’hanno già centrato: far riavvicinare il pubblico allo stadio. Se a questo si aggiunge che oltre tredicimila ieri hanno sfidato il caldo africano, beh allora si tratta quasi di un atto di fede.

Giampiero Masieri - La Nazione