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Una festa per i 70 di Picchio De Sisti

E’ un ragazzo del ’43, sta per compiere settant’anni, lo chiamano ancora come quando giocava, Picchio. Ma sì, Picchio De Sisti, uno scudetto da giocatore con la Fiorentina. Due sfiorati …

Redazione VN

E’ un ragazzo del ’43, sta per compiere settant’anni, lo chiamano ancora come quando giocava, Picchio. Ma sì, Picchio De Sisti, uno scudetto da giocatore con la Fiorentina. Due sfiorati da allenatore. Lo festegeranno domani al Museo del Calcio, per iniziativa di Giglio Amico. Qui preme ricordarlo con i suoi compagni di squadra quando diventarono campioni d’Italia. Eccoli: Superchi, Rogora, Mancin, Esposito, Ferrante, Brizi, Rizzo, Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo, Chiarugi, Pirovano, Stanzial, Cencetti, Danova, Mariani e Bandoni. Con Pesaola allenatore, avvolto dal fumo della sigaretta, e con Ubaldo Farabullini massaggiatore, sempre con una spugna bagnata a portata di mano. Il magazziniere, altra figura per così dire storica, era Ernesto Paroli. Il presidente? Nello Baglini, milanese per lavoro, mai distante però dalla Torre di Maratona. Quante partite di Picchio in viola? Ben 256, con 28 gol (in realtà De Sisti ha disputato 354 gare ufficiali in maglia viola, sesto nella graduatoria all-time, segnando anche 42 reti, ndr). Picchio allenatore? Fu assunto quando la Viola era terzultima. Infilò 14 partite senza sconfitta e salì al quinto posto, con Antognoni leader. E poi, lato amaro, lo scudetto sfuggito, diciamo così, all’ultima giornata, con un pareggio a Cagliari e una rete annullata dall’arbitro Mattei. Anni dopo, altro bel campionato, con un ma gigastesco: fuori Antognoni, grave infortunio. Vecchi compagni di squadra hanno già detto che ci saranno. Immancabili, per il primo scudetto, Sarti e Magnini. Come sarebbe bello se da Napoli potesse arrivare Pesaola...

Giampiero Masieri - La Nazione