Un pranzo da mal di pancia e un tonfo casalingo (il primo stagionale) che sarà duro da digerire. La Lazio dell’ex Pioli ha giocato un’ottima partita e ha vinto con merito, la Fiorentina invece ha provato a correggere un primo tempo da incubo con una ripresa piena di buona volontà, sbattendo sul palo e finendo coi nervi a fior di pelle per l’ostruzionismo laziale: altro che bis del trionfo sull’Inter, questo ritorno del campionato dopo la pausa per le nazionali è stato un pugno nello stomaco. «Squadra che vince non si cambia» era stato il motivo conduttore della settimana e invece le scelte di Montella stavolta non hanno pagato. (...)
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Una domenica nera: e le scelte di Montella non hanno pagato
Un pranzo da mal di pancia e un tonfo casalingo (il primo stagionale) che sarà duro da digerire. La Lazio dell’ex Pioli ha giocato un’ottima partita e ha vinto con …
Lo splendido gesto tecnico di Aquilani nell’occasione del palo, l’involontario salvataggio sulla linea di porta laziale di Babacar e un possibile rigore sul senegalese, avrebbero potuto evitare lo scivolone, ma il bilancio sarebbe comunque rimasto lo stesso: rispetto al 3-0 con l’Inter, la Fiorentina ha fatto uno, forse due passi indietro. Tra le note liete c’è il buon secondo tempo di Borja Valero, applauditissimo dal Franchi e apparso più in palla rispetto al recente passato. Bene anche Neto (grande parata su Candreva), Aquilani e Mati Fernandez, mentre i cambi di Montella non hanno dato i frutti sperati: se è vero che Babacar non poteva stare in campo tutta la partita (aveva avuto conati di vomito in mattinata), è anche vero che Bernardeschi avrebbe meritato più spazio del quarto d’ora concessogli. (...)
Domenica nera, dunque. Come i pantaloncini portafortuna che stavolta non hanno funzionato. Il tempo per rifarsi c’è, ma da ora in avanti urgerà far punti per davvero: domenica intanto c’è il Milan, in uno stadio (San Siro) dove la Fiorentina ha conquistato due vittorie negli ultimi due anni. Nel frattempo, in coppa, Montella farà turnover (si scaldano Richards, Pasqual, Basanta e Bernardeschi) e tenterà di chiudere il discorso qualificazione. A Salonicco non sarà una passeggiata, una vittoria però aiuterebbe per dimenticarsi la lezione di Pioli.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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