C osa è che fa più paura dell'Udinese? Il fatto che per due volte la Fiorentina l'ha superata con il fiatone e con una buona dose di fortuna come ha ammesso Montella? O la ritrovata compattezza dei friulani che mai come in questo periodo sono stati in salute: cinque risultati utili consecutivi, tre vittorie e due pareggi, sono un bel biglietto da visita. Magari la solidità casalinga considerando che dopo la sconfitta con la Juventus ha messo insieme 4 vittorie e altrettanti pareggi. Forse, più semplicemente, Totò Di Natale, l'immortale, amico fraterno di Montella. Come se non bastasse, accanto all'implacabile Totò sta venendo fuori Muriel che ha cominciato la stagione colpevolmente sovrappeso di quasi 10 chilogrammi e che soltanto adesso si è messo in riga.
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Udinese, attenti al dente avvelenato di Lazzari e Guidolin
C osa è che fa più paura dell’Udinese? Il fatto che per due volte la Fiorentina l’ha superata con il fiatone e con una buona dose di fortuna come ha ammesso …
Di Natale e Muriel sono una delle coppie migliori del campionato e promettono di mettere alla frusta la difesa viola che nelle ultime 9 giornate soltanto a Palermo, contro una squadra inesistente, non ha preso gol. Guidolin, alla vigilia, ha mischiato un po' le carte: «Non ho ancora deciso la coppia d'attacco» e il fatto che tra i convocati sia tornato Fabbrini potrebbe far propendere l'allenatore per un cambiamento con l'ex empolese dietro Totò. Ma Muriel, a partita in corso, potrebbe essere persino più pericoloso. L'Udinese apre un periodo decisivo per la stagione viola. In un mese Montella e la sua squadra si giocheranno l'Europa e la coppa Italia contro avversari di qualità. L'antipasto sarà ricco e servirà a capire se lo schiaffone rimediato con il Pescara è stato assorbito. L'incrocio è fondamentale anche dall'altra parte della barricata. L'Udinese, con 27 punti, è fuori da tutto. Ma se dovesse vincere contro la Viola, le sue prospettive cambierebbero di colpo. Sarebbe una scintilla. Perché arrivare sino a cinque punti dalla Fiorentina, con tutto un girone da giocare e senza altre distrazioni (i friulani sono fuori sia dalla coppa Italia sia dall'Europa League), potrebbe accendere la fantasia di Guidolin. Immaginatevi, dunque, con che spirito l'Udinese affronterà questa partita. Inoltre al suo allenatore le due sconfitte in questa stagione sono andate di traverso. E c'è da giurarci che avrà preparato il terzo appuntamento con una cura e un'attenzione quasi maniacale.
La disposizione tattica, però, non cambierà. L'Udinese, galvanizzata dal rotondo 3-0 con cui ha frantumato l'Inter domenica scorsa, si schiererà a specchio con i rivali, sfruttando il 3-5-2. Heaurtrax ha finalmente capito i meccanismi e rende più solida la difesa friulana (tre gol nelle ultime cinque partite). In mezzo al campo rientra Pinzi, abilissimo a legare il gioco della squadra, mentre Lazzari proprio contro l'Inter ha dimostrato di essere in palla confezionando due assist. Occhio, dunque, ai movimenti di un ex avvelenato, anche per dimostrare a Montella che in questa Fiorentina lui ci poteva stare. Basta e Pasquale spingeranno sulle fasce. Di Natale, poi, è Di Natale. È sufficiente la parola. Un avversario di qualità. Inoltre, l'Udinese è brava a sfruttare gli errori e si trova meglio quando ha spazi per ripartire. La Fiorentina, se giocherà come fa di solito, a testa alta e con il baricentro alto, potrebbe favorirla.
Montella dovrà tenere corta la sua creatura ed evitare che gli avversari danzino a proprio piacimento nella zona più pericolosa, sulla trequarti, dove si muoveranno moltissimo le punte e si inseriranno sia Pereyra sia Lazzari. Una partita difficile, dunque. Ma forse meglio così. Stasera, prima di mettere in fila Roma (in coppa Italia), Napoli, Catania, Parma, Juventus e Inter in campionato, sapremo se la prima sconfitta al Franchi è stata solo un incidente di percorso.
Corriere Fiorentino
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