stampa

Travolti dal solito destino, la staffetta Delio-Sinisa

Due anni e più o meno due settimane fa di questi tempi era come adesso a parti invertite: uno stava per entrare, l’altro era ormai andato. Spogliatoi di Verona, 6 …

Redazione VN

Due anni e più o meno due settimane fa di questi tempi era come adesso a parti invertite: uno stava per entrare, l'altro era ormai andato. Spogliatoi di Verona, 6 novembre 2011, facce scure tra i dirigenti viola, spettacolo inguardabile al Bentegodi e Fiorentina sconfitta. Le solite parole che si usano in questi casi: «Valuteremo...», «vedremo...» e via a seguire, fino a quando due giorni dopo viene chiamato il salvatore. Lui, Delio Rossi.

Sembra davvero la sceneggiatura di un film, la classica legge del contrappasso applicata al calcio con due piazze che sul Mihajlovic allenatore la pensano in maniera diversa. (...) Fu proprio in quel giugno che scoppiò la passione viola per Delio Rossi, un tecnico che con i suoi eccessi sembrava fatto apposta per Firenze. (...)

Il fatto è che nessuno conosceva davvero Rossi sul piano umano. Persona di assoluta pulizia morale, per carità, ma lontanissimo dall'idea che i fiorentini hanno del calcio. Stiamo parlando di un'identificazione totale con la squadra che comporta per il suo condottiero, ovvero l'allenatore, dei compiti per così dire di rappresentanza. Chi lo ha capito bene come Prandelli, Terim, alla fine della sua esperienza Malesani, e da subito anche Trapattoni, ha vissuto bene la propria esperienza in viola. Chi ha cercato di cambiare lo stato delle cose come Ranieri («Firenze meriterebbe dieci anni di B») è stato respinto e ricordato molto peggio di quanto avrebbe meritato.

E così, mentre Mihajlovic girava per il centro parlando con la gente e frequentando i negozi alla moda che conosceva da sempre, il buon Rossi ha avuto la pessima pensata di vivere quasi da eremita in un residence, frequentando un circolo dell'Antella dove cenava tutte le sere da solo. (...)

E siccome certe storie vanno scritte fino in fondo, non poteva essere che la Fiorentina l'ultima squadra affrontata da allenatore da Rossi, proprio prima di restituire a Mihajlovic una panchina di serie A.

David Guetta - Corriere Fiorentino