Più che al vino, Luca Toni somiglia a quei brani che fanno la storia di un genere musicale. Risultando appetibili, se non necessari, in maniera periodica. Non migliora con il tempo, quindi, ma nemmeno si deteriora. O passa di moda. È sempre lì, sul pezzo, pronto a fare ciò che più gli riesce. Segnare. Trattasi di genere raro, apprezzato e ricercato. Schivando definizioni come top player o bomber evergreen. Adagiandosi sul più classico «attaccante che la butta dentro». Spesso di testa, altre volte di piede. Raramente con tiri da fuori o serpentine eleganti. Ma nei sedici metri, come lui, ce ne sono in giro ancora pochi. Un brano, «il Luca Toni», che nella playlist viola occupa un posto d'eccezione.
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Toni non passa mai di moda. Specialmente al Franchi
Più che al vino, Luca Toni somiglia a quei brani che fanno la storia di un genere musicale. Risultando appetibili, se non necessari, in maniera periodica. Non migliora con il …
W il Franchi
Premendo leggermente il tasto rewind, vale la pena tornare al pomeriggio dello scorso 31 agosto. Quando i viola, in cerca dell'attaccante dopo l'ammutinamento di Berbatov, sondarono piste parse da subito poco convincenti. E dai prezzi super gonfiati. Planando sul 35enne Toni tra l'ironia mista a preoccupazione dei più. «Luca sarebbe arrivato anche con Berbatov», hanno sempre giurato i vertici gigliati. Probabile. Anche perché il rapporto con la famiglia Della Valle è sempre rimasto eccellente. E un futuro in società non è tuttora ipotesi da escludere. Ma convincere il mondo Fiorentina che sarebbe stato in grado di portare alla causa tante reti, era impresa tosta. Contratto annuale a 500 mila euro (più bonus legati ai gol) e inizio della favola bis che poteva cominciare. Luca si è messo sotto, lavorando sulla condizione fisica e trovando la prima rete qualche minuto dopo l'esordio a gara in corso. Era la terza giornata, avversario il Catania: quando il piattone vincente fu facile facile dopo l'assist di Jovetic. Adesso, dopo 13 presenze in campionato (solo 8 primo minuto), è proprio in coabitazione con Jovetic il capocannoniere viola con 6 centri. Curiosità. Le reti di Luca sono arrivate tutte al Franchi. Teatro forse un po' antico, ma dal fascino evidentemente per lui intramontabile.
Rischi
Il concetto di minestra riscaldata assume un'accezione negativa in quasi tutto il mondo. Non da queste parti, dove la ribollita impera e assume, giorno dopo giorno, un sapore migliore. Toni si è calato alla perfezione nella parte, rischiando la brutta figura nel macchiare un passato glorioso fatto di gol, Scarpa d'oro e l'avventura al Bayern dove faceva coppia con Klose. La scorsa stagione la parentesi araba con l'Al-Nasr: «Quella roba non fa per me», disse. Contratto rescisso e il ritorno in Italia. Sono 53 i gol in campionato con la maglia viola, 55 in totale nella Fiorentina. Porsi dei limiti è inutile, più saggio ragionare di obiettivi. Il primo, impensabile a inizio stagione, è raggiungere la doppia cifra. Il più è stato fatto.
Giovanni Sardelli - La Gazzetta dello Sport
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