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Tempo scaduto per Gomez, anche Montella lo scarica

Bocciato, ancora una volta. E nell’esame più importante. Mario Gomez giovedì sera ha fallito un’altra occasione (l’ultima?) per ritornare «super». «Gomez? Capisco la domanda — ha ammesso Montella dopo il …

Redazione VN

Bocciato, ancora una volta. E nell’esame più importante. Mario Gomez giovedì sera ha fallito un’altra occasione (l’ultima?) per ritornare «super». «Gomez? Capisco la domanda — ha ammesso Montella dopo il tracollo di Siviglia — ma capite anche me. Ora non è il momento di rispondere. Posso solo dire che se non segni vuol dire che non puoi farci nulla». Più che le parole allora contano i fatti: se un allenatore sostituisce l’unico suo attaccante disponibile sul 3-0 per gli avversari significa che la fiducia è ormai agli sgoccioli.

D’altronde anche al Sanchez Pizjuan Gomez è rimasto un corpo estraneo alla squadra. E non solo perché ha spedito in curva un bellissimo assist di Joaquin. Spesso fuori dal gioco, troppe sponde sbagliate (i limiti tecnici ormai sono noti), una condizione atletica precaria: «Ha sbagliato un’occasione clamorosa», ha titolato ieri la Bild , che su Gomez ovviamente mantiene l’interesse alto soprattutto in chiave Nazionale. Il problema, oltreché tecnico, sembra essere di nuovo psicologico. I lampi di qualche settimana fa hanno lasciato spazio al giocatore spento visto l’anno scorso e nel girone d’andata di questa stagione. Lento nei movimenti e goffo nelle giocate, SuperMario sbaglia anche le cose più semplici. E perfino chi lo ha difeso fino a qualche giorno fa sembra aver perso la pazienza. «Mi manca la calma», confessò Gomez dopo gli infortuni dell’anno scorso. Un bel problema per un giocatore arrivato per fare la differenza. La Fiorentina finora lo ha coccolato e difeso con tutti i mezzi possibili, tanto che Montella recentemente ha scelto il silenzio («Non parlo più di Gomez, voglio togliergli pressione addosso») per provare a farlo tornare decisivo. Niente da fare, perché Mario, nonostante i buoni propositi («Penso solo ad andare a Varsavia»), non è più l’attaccante implacabile dei tempi del Bayern.

In difesa del tedesco si potrebbe dire che il gioco viola non fa per lui, mentre gli ottimisti sperano ancora in una «remuntada» viola firmata dai gol di SuperMario. Sognare non costa nulla, ma i numeri, per Gomez, descrivono alla perfezione un anno a dir poco negativo: in stagione è fermo a 10 gol, di cui appena 4 in campionato.

Nella classifica marcatori di serie A è al 64esimo posto (ha segnato quanto Cop), con una media di un gol ogni 349 minuti. In pratica, Gomez segna ogni 4 partite. Davvero una miseria per un acquisto pagato a peso d’oro e con un curriculum da bomber implacabile. Lecito a questo punto porsi domande sul suo futuro, soprattutto se le voci sull’interessamento della Roma o di un ritorno in Bundesliga (Dortmund?) dovessero farsi più insistenti. Lui per il momento però tiene duro: vuole restare a Firenze per vincere la sua sfida e ricambiare l’affetto che i tifosi gli hanno dimostrato fino dal suo primo giorno in viola. Ma se Mario resta a secco, gli altri non fanno molto di più. Senza Babacar, l’attacco della Fiorentina si è inceppato sul più bello.

Salah è fermo al gol con la Sampdoria del 4 aprile scorso, Diamanti ha deluso, mentre Gila (2 reti nelle ultime 2 partite) sta facendo quello che può. Nelle ultime 9 partite la Fiorentina ha segnato appena 9 gol, di cui 3 solo nella partita col modesto Cesena. Per il resto, la squadra di Montella è rimasta senza segnare in coppa Italia con la Juve, a Napoli, col Verona e a Siviglia. In un mese insomma i viola hanno dilapidato quanto di buono fatto a marzo, dove tra Tottenham, Roma, Torino e San Siro una città intera sognava un finale di stagione con una coppa in mano. Senza gol e ormai anche con la fiducia sotto i tacchi, logico che il pensiero vada ancora una volta a Pepito. L’unico vero fuoriclasse della rosa in grado di nascondere le pecche altrui e di creare spazi a un Gomez sempre più attorcigliato nella sua personalissima crisi senza fine .

Leonardo Bardazzi - Corriere Fiorentino