Figlio di un'epoca televisiva in verità abbastanza remota, il giovanissimo allenatore Montella è ricorso ad un popolare e antico slogan televisivo per commentare il molto improbabile ritorno di Jovetic in viola. «È più scienza che fantascienza», ha chiosato, lasciando comunque aperta una via molto stretta e chissà quanto percorribile. Il fatto è che comunque la Fiorentina del secondo anno d.c. (dopo Corvino) è diventata una specie di Terra Promessa per i giocatori in cerca di rilancio, meglio ancora se un po' spremuti e passati dalle parti del Franchi.
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Stevan, Adrian e il mercato degli “scomparsi”
Firenze è diventata meta appetibile e Luca Toni ha fatto scuola (COMM)
Deve essere stato il precedente luminoso ed illuminante di Luca Toni, oggi addirittura in aria di revival Mondial, ad ispirare le idee di questi grandi del passato. Basterà infatti ricordare cosa fosse Luca-gol nell'estate del 2012: quasi un ex giocatore, destinato a godersi gli ultimi spiccioli di unìottima carriera nei Paesi periferici del calcio. Torna con un colpo di prestigio a Firenze, ferma il tempo e riparte in quarta.
Ci avrà sicuramente pensato anche Adrian Mutu, che lunedì sera ha fatto arrivare un accorato appello: «Fatemi un fischio e parto subito. Mi svincolo e torno immediatamente, non importa le parole date in Romania o da altre parti, per la maglia viola ci sono sempre». Non si sa se si senta in debito di riconoscenza verso una piazza a cui ha dato molto meno di quello che avrebbe potuto nelle sue ultime due stagioni, oppure se davvero cerchi un finale di partita degno della sua classe, fatto sta che il suo appello ha raccolto entusiastiche adesioni tra i tifosi, lasciando però imperturbabile Pradè. Niente Mutu, quindi, e quasi certamente niente Jovetic, che però tornerebbe di corsa e perfino senza mal di pancia, pur di giocare qualche volta, visto che per adesso le partite del Manchester City le ha più che altro viste dalla tribuna (anche per colpa dei soliti problemi fisici). Tornerebbe volentieri anche Osvaldo, che ha capito di essere più adatto al calcio italiano piuttosto che a quello inglese, ma in questo caso si tratta di un'operazione impossibile per via del costo ingaggio più cartellino e poi la squadra ha bisogno di una soluzione temporanea, anche se di buon livello, e non di un giocatore che rivendicherebbe il diritto ad essere titolare.
Sarebbe meglio un altro ex come Quagliarella, che ha cambiato idea sull'eventuale declassamento dal bianconero, peccato però che non esistano rapporti tra le due società. Ed è in fondo uno dei risultati più importanti ottenuti dal quadrunvirato viola formato da Andrea Della Valle, Pradé, Macia e Montella: restituire alla Fiorentina il fascino di un tempo neanche troppo lontano, cioè di quando c'era Prandelli e tutti volevano venire. Altro che Kharja e il Tanque Silva... Da quando si è infortunato Rossi le antenne degli operatori di mercato sono orientate dalle parti del viale Fanti. Si parte dagli inevitabili Matri (con velina) e Borriello, per arrivare all'accoppiata empolese Maccarone e Tavano (altro ex!), per toccare derive particolarmente fantasiose come quella del quasi quarantenne Del Piero. Da tenere solo per quattro mesi, giusto il tempo di fargli giocare l'ottavo di finale contro la Juventus.... Se per caso dall'Australia dovesse dichiararsi anche lui entusiasta di fronte all'idea di essere allenato da Montella, il cerchio sarebbe definitivamente chiuso.
David Guetta - Corriere Fiorentino
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