È sfumato ancora una volta il sogno del Qarabag, la squadra azera che non ha più la sua città di appartenenza (conquistata e distrutta nel 1993 dagli armeni) ma che da oltre vent’anni cerca di rivivere, insieme ai suoi tifosi esuli a Baku, almeno nel calcio - scrive Stadio -. La sconfitta contro la Fiorentina ma, soprattutto, il successo del Paok contro lo Slovan ha eliminato ancora una volta, in extremis, gli azeri dall’Europa League. Invece la Viola, vincendo una partita alla vigilia non facile, ha dato continuità al successo in campionato contro il Palermo che ha rilanciato anche sul fronte interno le ambizioni della squadra allenata da Paulo Sousa.
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Stadio, Vecino-Chiesa e la Fiorentina è prima
La Viola prende l'impegno sul serio e sbanca Baku. Azeri delusi: niente impresa
Il quale, dopo la solita estenuante pre-tattica pre-gara, ha deciso di non correre rischi in una gara che, improvvisamente, si era complicata dopo la sconfitta nel penultimo turno di Europa League in casa contro il Paok. Un kappaò che qui a Baku è stato accolto con molti, troppi sospetti dagli azeri che avevano mosso, anche ieri durante il pranzo ufficiale dell’Uefa, qualche apprezzamento di troppo alla spedizione viola. (...) Adesso bisogna sperare nella magnanimità dell’urna che deciderà le sorti della Fiorentina nei sedicesimi di finale. Ma il primo posto conquistato con 13 punti rappresenta già una buona garanzia.
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