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Stadio: Un 2013 iniziato… senza Jovetic

All’ultima partita del 2012 (3-0 della Fiorentina a Palermo), Stevan Jovetic si era un po’ indispettito perché Montella dalla panchina aveva dato l’ordine a Gonzalo Rodriguez di battere il rigore …

Redazione VN

All’ultima partita del 2012 (3-0 della Fiorentina a Palermo), Stevan Jovetic si era un po’ indispettito perché Montella dalla panchina aveva dato l’ordine a Gonzalo Rodriguez di battere il rigore togliendolo al montenegrino. Se lo avesse battuto lui, e se lo avesse segnato, sarebbe stata la prima tripletta di Jo-Jo in Italia. Ci teneva da morire, ma in ogni caso aveva chiuso quella partita con una doppietta decisiva. Era stato il vero protagonista, nonostante la mancata tripletta. E’ cominciato il 2013 e Jovetic non si è più visto. Zero gol contro il Pescara, zero gol contro l’Udinese, due partite piene di incertezze e avare di spunti alla Jovetic, in perfetta linea con il resto della squadra. Non è stato un fallimento sul piano del gioco, ma qualcosa di più è lecito aspettarsi, sia dalla squadra che dal suo miglior giocatore. Ieri, peraltro, era la sua centesima partita in Serie A, tutte con la maglia viola, e non se l’è goduta. Anzi, negli spogliatoi ha trovato anche una frecciatina di Montella: «Da Jovetic ci aspettiamo qualcosa di più in fatto di gol». Per ora sono otto. Il montenegrino ha risposto: «E' normale che Montella si aspetti di più da me e cercherò di segnare di più. Posso dire però che mi sento meglio dopo le ultime tre partite, adesso sto ritrovando la condizione». In 90 minuti si è vista una sola cosa alla... Jovetic, il colpo di tacco in area per chiudere una triangolazione con Borja Valero a metà del secondo tempo. Tutto il resto è stata ordinaria amministrazione, nel senso che si è battuto, ci ha provato, ma non si sono visti i suoi lampi, nei momenti decisivi non ha mai fatto la differenza. In assenza di Pizarro, gli altri leader (Gonzalo Rodriguez in difesa e Borja Valero a centrocampo) hanno giocato una partita vera, da leader, Jovetic no. (...)

Alberto Polverosi - Corriere dello Sport