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Stadio Milan, la benedizione di Renzi. La Fiorentina…

Immagina una «rottamazione» dell’attuale modello culturale nel rapporto tra i tifosi e il calcio attraverso la costruzione di nuovi stadi nel centro delle città. Matteo Renzi non parla espressamente del …

Redazione VN

Immagina una «rottamazione» dell'attuale modello culturale nel rapporto tra i tifosi e il calcio attraverso la costruzione di nuovi stadi nel centro delle città. Matteo Renzi non parla espressamente del progetto del Milan di costruirsi la propria casa al Portello, ma è chiaro che benedice la proposta rossonera in corsa per la riqualificazione della vecchia fiera di Milano quando dice di «essere pronto a un grande patto per il calcio dove si possa ritornare a pensare gli stadi nelle città». Ed è da qui che il Governo sta partendo per portare nel Consiglio dei Ministri un pacchetto con una serie d'interventi facilitatori, da inserire in un decreto legge, per snellire procedure e abbattere i tempi. Rendendo le amministrazioni comunali spettatori.

IL CONI Il Milan, in Italia, è l'unico club uscito allo scoperto definendo nei dettagli il progetto di stadio urbano, candidandosi a società-capofila di una nuova tendenza. L'idea, infatti, piace alla Fiorentina dei Della Valle e alla Sampdoria di Ferrero. «Sono pronto a dare incentivi per stadi dove si va con le famiglie, senza tornelli, con le tifoserie accanto – continua il Premier -. Bisogna aiutare chi vuole fare questi stadi in città». Una partita che Renzi si gioca insieme al Coni: «Quello del Milan è un progetto complesso ma molto bello, un investimento educativo – così Alberto Miglietta, a.d. della Coni Servizi -. Siamo al fianco del Milan e lo sosteniamo: quando si parla di spazi da dedicare al sociale, lo stadio diventa la calamita per una vera rivoluzione culturale».

L'INTER La proposta del Milan corre con altre 2 idee per riqualificare l'ex fiera di Milano di proprietà di Fondazione Fiera Milano, che deciderà nel comitato esecutivo dell'8 giugno, la ratifica nel consiglio generale del 20: dal 27 aprile siamo entrati nella fase-2 degli approfondimenti, con l'idea rossonera considerata la più gradita e solida. Il Milan è pronto a pagare sui 3 milioni annui per 50 per l'affitto dei suoli, permettendo a Fiera di rientrare dall'esposizione residua di 180 milioni con le banche per la costruzione della fiera a Rho. Intanto, sullo scenario irrompe Silvio Berlusconi: sabato sera, ad Arcore, ha incontrato la figlia Barbara e ha rotto gli indugi. Se finora ha seguito l'evoluzione della vicenda senza muoversi, ha deciso di intervenire. Una mossa che potrà spostare equilibri in un momento in cui Inter e Milan hanno stretto alleanza: sono pronti ad impegnarsi per rigenerare 2 luoghi patrimonio della città, il Meazza e il Portello, in un'operazione che ha anche una forte valenza sociale. Proporranno al Comune di Milano di interrompere la convenzione per il Meazza dopo la finale di Champions 2016 (serve un preavviso di 24 mesi, quindi da settembre 2017), in cambio della concessione del diritto di superficie ai 2 club ma con un patto «win-win» per tutti: al Comune la garanzia di investimenti strutturali tra gli 80 e i 120 milioni sul Meazza in 90 anni, l'Inter avvierebbe subito il piano per un San Siro nerazzurro, il Milan incasserebbe l'impegno del Comune per il Portello dove trasferirsi dal 2019.

Mario Pagliara - La Gazzetta dello Sport