Stadio: la Fiorentina tradisce se stessa

Vi proponiamo una parte dell'articolo di Alessandro Rialti sul Corriere dello Sport-Stadio:

"Vince chi ci crede, chi lotta per la maglia, per un sogno (la Serie A), chi non si arrende davanti ai propri limiti. Vince un ragazzo invecchiato che era il capitano della Fiorentina e d'un tratto gli è stata tolta la fascia. Che si è sentito usato e buttato via. Che a tempo ampiamente scaduto va sul dischetto a battere un calcio di rigore. E' vero che non è da un rigore che si giudica un giocatore, ma se lo segna Pasqual con le lacrime agli occhi allora si possono capire molte cose. Vince un allenatore che da giocatore aveva realizzato il suo capolavoro, segnando proprio a Firenze per una vittoria, 21 anni fa, che era, fino a ieri, un record. Perde la Fiorentina spocchiosa nei suoi elementi migliorarsi. Quanti dribbling, passi double, tacchi, preziosismi. Quanta poca voglia di strappare quell'Europa che adesso appare pressoché definitivamente archiviata. Perde il suo allenatore, sconfitto da Martusciello. Sousa che stavolta dimostra inequivocabilmente  che questa squadra non è davvero sua oppure forse troppo sua. Dopo Genova concede ancora una volta il primo tempo agli avversari. Poca concretezza, troppa voglia di andarsene".