Stadio: Jovetic ha “battezzato” anche l’Inter

A Stevan Jovetic, il piccolo principe del Montenegro, mancava solo l'Inter per chiudere il cerchio: era rimasto l'ultimo tabù da abbattere, l'ultima big a cui far gol. Lo sottolinea Il Corriere dello Sport Stadio questa mattina. Il ragazzo non si è accontentato e ai nerazzurri ha fatto persino doppietta, la nona dal suo arrivo in Italia: sette in campionato e due in Champions League. JoJo ha realizzato undici reti fino ad oggi in campionato, un terzo di quelle realizzate in A dal suo arrivo a Firenze. Le grandi lui aveva già imparato giovanissimo a castigarle, tanto che Diego Della Valle fin dalle magiche notti di Champions quando le vittime designate furono Sporting Lisbona, Liverpool e Bayern Monaco, lo definì "campioncione". Adesso non ha intenzione di fermarsi più il giocatore, tantomeno ora che il sogno europeo, quello del terzo posto, è stato lui stesso ad alimentarlo nuovamente.

Stevan, 123 presenze in maglia viola di cui 105 in serie A, ne ha avute per tutti. Ha segnato il primo gol della sua carriera all'Atalanta, su rigore, dimostrando freddezza e cinismo ed ha subito inboccato la via del successo. Cinque reti in Europa, di cui due doppiette (entrambe al Franchi), più altre trentatre in campionato. Jojo ha dimostrato di saper essere efficace in trasferta: sono tredici i sigilli realizzati lontano dal Franchi in campionato.

All'inizio di questa stagione a Parma, dopo quel rigore sbagliato, le sue certezze in qualche modo hanno cominciato a vacillare. Quasi come se l'incantesimo funzionasse a intermittenza, come accaduto alla Fiorentina in questo 2013 dalla doppia faccia. Ha ricominciato a segnare un girone dopo proprio contro i ducali. Adesso, messa in un angolo l'Inter, deve pensare a proseguire su questa scia. Domenica, a Bologna, ritroverà quell'Alberto Gilardino con cui aveva imparato ad essere una macchina da gol. Perché adesso vuole provare a raggiungere il suo primo step: 40 gol in viola. In fondo ne mancano appena due...

STE. RO.