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“Stadio alla Mercafir, una svolta per Firenze”

Alcuni esponenti di Confindustria e dei sindacati commentano a La Nazione l’ipotesi del nuovo stadio della Fiorentina alla Mercafir, progetto che pare aver subito un’accelerata negli ultimi giorni:   «Lo …

Redazione VN

Alcuni esponenti di Confindustria e dei sindacati commentano a La Nazione l'ipotesi del nuovo stadio della Fiorentina alla Mercafir, progetto che pare aver subito un'accelerata negli ultimi giorni:

«Lo stadio alla Mercafir? Un’opera che serve, che può creare una microeconomia importante per l’area e dare una mano al settore edile». Secondo Luca Moresi, imprenditore, titolare della Moresi Restauri e Costruzioni e consigliere di Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori di Confindustria, ben venga la costruzione del nuovo stadio, con i suoi negozi e i punti di ristorazione che possono avere ricadute positive soprattutto sull’indotto, sui cosiddetti “stradini”, cioè coloro che lavorano alla manutenzione delle strade, sugli artigiani. «Certo – aggiunge – se non ripartono le grandi opere pubbliche, se non si cominciano a realizzare le nuove infrastrutture, come la tramvia, le imprese edili continueranno a soffrire». Da tempo scarseggiano infatti gli appalti. Anche il Comune di Firenze pubblica pochissimi bandi. «Prima con la mia azienda facevo 80-90 gare l’anno. Adesso sono sceso a 30-35, con lavori tutti fuori dal territorio comunale». Che lo stadio a Novoli faccia bene alla città e alla sua economia lo credono anche i sindacati, che vedono nel progetto nuovi posti di lavoro (si dice circa 2mila). Ci sono però degli aspetti da considerare.

«Come tifoso della Fiorentina sono contento se viene costruito lo stadio a Novoli. Bisogna però sciogliere alcuni nodi importanti. Prima di tutto – commenta Mauro Fuso, segretario della Camera del lavoro di Firenze – c’è da capire se il mercato ortofrutticolo resterà lì, quale sarà il suo ruolo. Poi va considerato che nell’area di Novoli ci sono le industrie, il tribunale, l’aeroporto, l’autostrada. E’ un quartiere già abbastanza congestionato. Con il nuovo stadio bisognerà creare dei parcheggi e tutte quelle infrastrutture che servono a risolvere il problema del traffico». Innegabili, però, le ricadute positive sul fronte dell’edilizia e non solo. «Per il settore edile – commenta Giovanni Ronchi, della segreteria Cisl di Firenze e Prato – la costruzione del nuovo stadio rappresenterebbe un volano importante. Senza contare i benefici successivi alla costruzione, con la gestione dei negozi e delle attività correlate, che creeranno nuovi posti di lavoro». «La riqualificazione urbana – sottolinea Ernesto D’Anna, della Feneal Uil – è la nuova frontiera dell’edilizia, perché mette in moto cantieri che danno occupazione subito. Siamo perciò favorevoli a questo tipo di opere». Bene anche l’intervento del privato nella riqualificazione. «L’importante – conclude D’Anna – che la pubblica amministrazione abbia ben chiaro cosa fare, altrimenti si rischia di ripercorrere gli errori del passato».