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Squadra che piace pretende rispetto

L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara

Redazione VN

Non è più come prima. Quando chiamavi Montolivo e gli mettevi i soldi sotto gli occhi un anno prima. Quando facevi sapere a Jovetic di stare tranquillo perché tanto poi la nuova maglia sarebbe stata in bianco e nero. No. Non è più come prima, quando si gioca sì vabbè poi però ci sono delle regole non scritte da rispettare, perché anche gli arbitri sono uomini e come tutti gli uomini sbagliano e comunque alla fine (di ogni era geologica, forse) gli errori si compensano. No. Non è proprio più come prima. Perché ora la Fiorentina è grande e vuole essere tale. Sul campo le ambizioni andranno verificate col gioco e i risultati, ma intanto il concetto deve essere chiaro: vietato scherzare. Fare i furbi, insomma. Questo vale per Galliani, come per Marotta o de Laurentiis. Niente di personale. Ma il rispetto deve essere reciproco e, vista la stagione che si annuncia, è bene chiarire subito le cose.

Anche a questo serviva il comunicato ufficiale inviato a casa Milan. Quello a cui Galliani ha risposto così: «Ci siamo limitati a fare un’offerta in un’epoca di mercato. Non abbiamo commesso nessuna scorrettezza». Solo che la Fiorentina è certa del fatto che al giocatore sia stato promesso un contrattone, in modo da rendere più ardua la trattativa per il rinnovo e spingere la Fiorentina alla cessione. Per non dire del doppio procuratore, con Furtula (atteso in Italia col padre di Ljajic), che invia un fax a Galliani appena venuto a conoscenza dell’interesse del Milan.

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara su la Repubblica in edicola