Anche La Repubblica analizza il toto-diesse di casa Fiorentina rilanciando il nome di Pino Vitale. Toscano vero, cresciuto a pane e pallone con l'Empoli. Sarebbe il classico direttore sportivo, ruolo che ricopre da una vita, abile come pochi sul mercato. Inutile ricordare i campioni prima scoperti e poi venduti per montagne di soldi. Ha il viola nel cuore, e chi lo conosce bene assicura che solo una chiamata dei Della Valle metterebbe in crisi il suo rapporto con la società del presidente Corsi. Il suo nome non è uscito per caso. Tra i suoi capolavori infatti c'è anche Luciano Spalletti. Uno che (adesso) è uno dei migliori allenatori in circolazione. Difficile vederlo a Firenze, forse impossibile, ma un tentativo verrà fatto. Pare addirittura che qualche telefonata gli sia già arrivata. Il suo ricchissimo contratto con lo Zenit San Pietroburgo scadrà nel 2015, e lui in Russia sta bene. L'Italia gli manca, certo, ma le ultime imbarazzanti scene (vedi Marassi) lo hanno colpito parecchio. «Da noi c'è troppa pressione, a meno di clamorose sorprese io resto e sto benissimo qui», ha ribadito in questi giorni. Eppure la Fiorentina è la sua passione, e non ha mai nascosto di volerla allenare. È dura, comunque, per diversi motivi. Economici prima di tutto, anche se i rubli con i quali lo hanno ricoperto sono un buon motivo per non considerare più questo aspetto come quello fondamentale.
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Spunta l’idea Spalletti, ma assomiglia ad un sogno
I DV lo vorrebbero in coppia con Baldini. Ma occhio a Vitale (COMMENTA)
E poi non va dimenticato che prendere un allenatore del genere comporta degli obblighi. Chiarezza di idee, voglia di investire, di creare davvero qualcosa di importante. Se i Della Valle sono pronti a mettere tutto questo sul tavolo allora lo Zar, come lo chiamano ora, potrebbe anche pensarci. La sensazione, giusto ribadirlo, è che al momento sia poco più che un sogno, difficilmente trasformabile in realtà. Soprattutto per l'immediato. È la vecchia storia del grande progetto dei fratelli Della Valle. Portare sulle rive dell'Arno la coppia Spalletti-Franco Baldini. Una sorta di vorrei ma (forse) non posso. Perché è vero che Vitale ha un grande rapporto con il tecnico ex Roma, ma a Casette d'Ete considerano l'attuale direttore generale giallorosso un vero e proprio fuoriclasse. Come tale, però, resta obiettivo probabilmente troppo prezioso. E poi anche la questione allenatore è tutta da chiarire. Delio Rossi ha vissuto questa stagione tra alti e bassi, ma in società riconoscono che non era semplice fare di meglio, e vorrebbero vederlo all'opera con una squadra "sua". Ipotesi, sogni. Basterebbe salvarsi alla svelta per iniziare ad avere risposte. (...)
Matteo Magrini - La Repubblica
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