stampa

Spiragli di Ilicic, può essere l’anno del riscatto

Poche le note positive della trasferta di Roma, tra queste c’è un Ilicic in discreta forma

Redazione VN

Tutti d’accordo, ci sembra di aver capito dopo la trasferta della Viola a Roma: squadra iriconoscibile nel primo tempo, nettamente migliore nella ripresa. Ora non staremo a fare litanìe sul fatto che le mancavano Rossi e Cuadrado e che non è poco, ma ci fermeremo qui. Nella ripesa abbiamo apprezzato Ilicic. Non soltanto lui, ma siccome non vogliamo giocare al massacro e mettere subito nel mucchio Brillante, passiamo oltre. Ilicic è entrato a gioco lungo, non ha ricevuto volti alti (e chì, semmai?) ma almeno ha tirato in porta, come del resto Babacar.

E’ un giocatore del quale si parla poco, non è da prima pagina tutti i giorni, ma ignorarlo sarebbe un errore, C’è chi dice che la Fiorentina presenterà prima o poi Marin, il tedesco, arrivato di fresco, Ilicic no, ormai è di casa, ed è contento di questa casa, non per nulla quando arrivò disse «mi piace la Fiorentina, tutto il resto non mi interessa». E’ nato in Slovenia nel gennaio ’88, è stato a lungo nel Palermo. Prima era del Bayer Leverkusen, nel Lubiana e nel Maribor. Centrocampista veloce. Avesse segnato all’Olimpico: a quel punto la partita la guidava la Viola, E’ andata all’incontrario. Aspettiamo sereni l’esordio ancora lontano in casa contro il Genoa di Roncaglia, un tempo l’amato Facundo.

La Nazione