stampa

Sousa, ci siamo: rescisso il contratto con il Basilea, oggi arriva a Firenze

Il tecnico è stato tutto il giorno a colloquio con i dirigenti elvetici. L’incipit dell’articolo di Ferrara e Magrini

Redazione VN

Ogni giorno è il giorno dopo. Così va avanti la storia dell’allenatore da queste parti, anche se tutti ieri non hanno avuto dubbi nel soffiare in giro ottimismo sostenendo che questa volta è sicuramente la volta buona. Perché poi Paulo Sousa ha trascorso la sua giornata a colloquio con i dirigenti del Basilea per provare a sciogliere i nodi che ancora lo legano contrattualmente alla società svizzera. E in serata è riuscito a liberarsi. Nessuno, per la verità, si è sorpreso del fatto che l’allenatore portoghese volesse andare via: era già successo altrove, nel bel mezzo di un contratto.

Dicono che Sousa sia molto bravo. E anche molto ambizioso. Tornare in Italia era un suo desiderio, un passaggio quasi necessario per la sua carriera, quindi tutto torna. Semmai quelli del Basilea sono rimasti sorpresi dal fatto che la Fiorentina abbia contattato un allenatore blindato senza proporre niente in cambio. E per questa ragione il portoghese, deciso a mollare la Svizzera a tutti i costi, si è sbattuto parecchio per liberarsi dall’accordo. Pare che in questa vicenda siano ballati circa 700 mila euro. Sul nuovo allenatore invece il Basilea pare aver risolto con l’ingaggio di Hutter, ex Salisburgo.

Per i media elvetici la cosa era praticamente fatta già ieri pomeriggio. E anche se i dirigenti della Fiorentina erano un po’ scocciati dal fatto che questa storia stava andando avanti da una decina di giorni, forse dovevano aspettarsi che le cose si sarebbero complicate un po’. E poi dieci giorni senza allenatore non sono pochi, tanto che l’imbarazzo è stato celato dietro un sorridente «Non c’è problema». Insomma, la Fiorentina annuncerà il nome del suo nuovo allenatore e inizierà a muoversi sul mercato con i programmi in parte già tirati giù con lo stesso Paulo Sousa.

(...)

L'articolo integrale di Benedetto Ferrara e Matteo Magrini in edicola con La Repubblica