Comunque vada a finire, e in Fiorentina non c’è nessuno che non sia convinto che alla fine tutto andrà per il verso giusto, l’arrivo di Paulo Sousa a Firenze sarà accompagnato da un lungo e intenso sospiro di sollievo. Quello dei dirigenti e dello stesso allenatore portoghese che, ormai da una settimana è sì l’allenatore viola, ma soltanto in pectore, cioè non proprio la miglior posizione per costruire la Fiorentina che verrà.
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Sousa-Fiorentina, una partenza al rallentatore
Comunque vada a finire, e in Fiorentina non c’è nessuno che non sia convinto che alla fine tutto andrà per il verso giusto, l’arrivo di Paulo Sousa a Firenze sarà …
Già, perché, come fossero due amanti clandestini, la Fiorentina e Sousa continuano ad aspettare di poter ufficializzare la loro unione, e soprattutto di poter lavorare alla luce del sole per quanto riguarda strategie di mercato e programmi di lavoro. Eppure anche ieri è stata l’ennesima giornata passata senza alcuna telefonata (almeno se parliamo di quella ufficiale). E lo scenario è rimasto più o meno lo stesso degli ultimi otto giorni con la Fiorentina che in viale Fanti porta avanti il suo lavoro (ieri è stato incontrato il procuratore di Mario Gomez), Sousa che a Basilea aspetta la chiamata del suo quasi ex club e gli svizzeri, con tutta la giustificata e comprensibile calma del momento impegnati a cercare un nuovo allenatore.
Già perché il nodo alla fine resta sempre lo stesso: il portoghese non sarà liberato prima di aver trovato il suo sostituto. Una posizione, quella del club svizzero, più che legittima così come lo è una certa irritazione per tutta questa situazione. Anche per questo, nessuno per il momento ha alcuna intenzione di forzare la mano. Né la Fiorentina (che avrebbe come unico risultato di sentirsi magari chiedere una sorta di conguaglio economico), né lo stesso Paulo Sousa che appare come uno intento a camminare sulle uova, consapevole che una mossa sbagliata potrebbe procurargli ostacoli difficilmente sormontabili.
Tutti in silenzio dunque (sempre solo ufficialmente) e massima attenzione alle parole e alle dichiarazioni sapendo però che una data limite dovrà prima o poi emergere. In realtà, quella che al momento può essere considerata solo un’ipotesi remota, se la lunga telenovela dovesse protrarsi fino all’inizio della prossima settimana, allora la Fiorentina potrebbe anche decidere di lasciar perdere per virare sul piano B che porta ancora il nome di Roberto Donadoni. Difficile, quasi irrealizzabile però, giusto un salvagente se dovesse accadere quello a cui in casa Fiorentina nessuno vuole nemmeno pensare. Anzi, le ultime da viale Fanti indicano in venerdì il giorno giusto per la chiusura della faccenda con Paulo Sousa che a quel punto arriverebbe a Firenze già nel fine settimana (...).
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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