Pensi a Fiorentina-Juventus versione europea e il ricorso s’infrange subito sull’ultimo precedente (decisamente amaro per il colore viola) che mise a confronto le due formazioni. Fiorentina e Juventus s’incrociarono in coppa Uefa (l’attuale Europa League) nel maggio del 1990, in finale. Un doppio turno micidiale per la Fiorentina che in quei giorni aveva sulla sua panchina Ciccio Graziani. Il sipario sulla finalissima si aprì il 2 maggio a Torino, dove la Fiorentina fu sconfitta per 3-1. Nella sequenza dei gol spicca il pareggio viola (firmato da Renato Buso, al 10’) in risposta al vantaggio di Galia (3’). Poi le reti di Casiraghi (59’) e De Agostini (73’) chiusero di fatto il discorso in favore dei bianconeri. Ma la doppia finale Uefa con la Juve fu macchiata anche dai mille fattori esterni che contribuirono a impregnare l’attesa del doppio match di mille sospetti. Su tutti la decisione di far giocare la partita «in casa» dei viola nel lontanissimo e inospitale stadio di Avellino (città feudo bianconero). In Campania, Fiorentina-Juventus finì 0-0 (e coppa Uefa alla Juve) e proprio quella sfida fu l’ultima in maglia viola di Roberto Baggio che appena qualche giorno prima era stato ceduto proprio al club bianconero.
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Sospetti, delusioni, rabbia. E la finale andò alla Juve
Pensi a Fiorentina-Juventus versione europea e il ricorso s’infrange subito sull’ultimo precedente (decisamente amaro per il colore viola) che mise a confronto le due formazioni. Fiorentina e Juventus s’incrociarono in …
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