Sulle pagine de La Repubblica si parla anche del futuro di Giovanni Simeone. Stasera il Cholito partirà dalla panchina, pagando una annata discontinua e in flessione che sta facendo riflettere la società in vista del mercato estivo. Che fare con l’argentino? Montella ha chiesto un attaccante che possa integrarsi al meglio con Muriel, a prescindere da quello che sarà il futuro di Chiesa. In queste ultime gare a disposizione valuterà la predisposizione di Simeone al suo gioco ma finora i segnali non sono stati incoraggianti. La Fiorentina però ha fatto un investimento non da poco su di lui e così, la soluzione, potrebbe essere quella di valutare la cessione in prestito con diritto oppure obbligo di riscatto. MISTERO SIMEONE: NEL GIRONE DI RITORNO HA PERSO IL POSTO E SEGNATO SOLO DUE GOL
Baiano: “Da tifoso vorrei di più. Simeone deludente, mi fa tornare in mente una meteora viola…”
Cecchi: “Chiesa solista in campo e fuori. Simeone inutile. Nel post Pioli…”
La cessione è impossibile senza registrare una minusvalenza nel bilancio. Il prestito con obbligo di riscatto è la stessa cosa perché in pratica si tratta di una vendita con pagamento dilazionato. Dovremmo ronzarlo via in prestito come è stato fatto per Eisseric, Saponara, e tutti gli altri bidoni transitati alla Fiorentina in questi anni. Ovviamente a fine prestito c’è lo rironzeranno indietro e bisognerà trovare un’altra squadra. Così fino a fine contratto, e i 40 milioni guadagnati dalla vendita di Bernardeschi te li saluto.
Ha un quadriennale se non sbaglio, e ha già fatto 2 anni da noi, considerando che è stato pagato 18 mln e i due anni di ammortamenti, se lo vendiamo a 9 mln si fa pari. Se si riesce a prendere qualcosa di più si fa anche plusvalenza.
Glielo sceglie il DG eterno come Kim il Sung amatissimo da 29agosto1926? Perché nel caso, difficile arrivi tanto di meglio…