Un cerchio sempre più stretto intorno a Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Da quasi un anno queste due partite per gli inquirenti di Cremona sono state combinate «senza ombra di dubbio». Su Lecce-Lazio è arrivata anche la conferma indiretta dell'Europol: l'ha inserita (unica gara italiana solo perché non è ancora disponibile il lavoro svolto dalla Procure di Cremona, Bari e Napoli) nella black list delle oltre 300 sfide truccate dopo aver raccolto elementi «certi» dalle inchieste condotte in Ungheria e Croazia. E da ieri a margine del nuovo interrogatorio del pentito Carlo Gervasoni (quasi sei ore) sono emersi nuovi particolari che renderebbero sempre più grave la posizione di Stefano Mauri, capitano della Lazio, e degli altri tesserati coinvolti nelle indagini (da Sculli a Milanetto).
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Si aggrava la posizione di Mauri: trema la Lazio
Un cerchio sempre più stretto intorno a Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Da quasi un anno queste due partite per gli inquirenti di Cremona sono state combinate «senza ombra di dubbio». Su …
Nuove prove
Fonti investigative fanno sapere di avere raccolto nelle ultime settimane «prove importanti» che renderebbero «sempre più grave» la posizione di Stefano Mauri. Le novità potrebbero essere legate in qualche modo al salto di qualità che l'inchiesta si appresta a fare una volta individuati i due Mister X, gli uomini misteriosi che «sussurravano i tarocchi» delle gare di A per 600 mila euro. A parlare di questi personaggi erano stati lo scorso novembre in successione Massimo Erodiani (arrestato nel giugno 2011) e Almir Gegic, il serbo latitante per quasi un anno e mezzo considerato dagli investigatori uno dei capi della cosiddetta banda degli Zingari. Proprio Gegic, tuttora in carcere dopo il ricorso respinto dal Tribunale del Riesame che ha dato ragione al pm di Martino sulla scarsa collaborazione e sulle versioni di comodo date proprio sulle due gare della Lazio, nell'ultimo interrogatorio ha riconosciuto Mister X in foto. Ieri Gervasoni ha aggiunto poco su questo fronte, mentre è stato molto più utile per capire la genesi delle combine di A. Non solo, ha rivelato altri particolari importanti sulla cupola della organizzazione criminale. Cerchiamo di capire meglio.
Soldi e promesse
L'ex difensore del Piacenza aveva sempre negato di essere a conoscenza di un livello ancora più alto rispetto a Gegic e Ilievski (tuttora latitante). Ieri al pm ha invece riferito un aspetto non secondario: il clan di Singapore gli avrebbe offerto un posto in una squadra all'estero o un aiuto economico in cambio del suo silenzio. Insomma, una protezione bella e buona resa ancora più esplicita dopo i primi arresti. Ma le precisazioni non sarebbero finite qui. Fonti investigative giudicano importanti anche le dichiarazioni rilasciate riguardo Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Il pentito avrebbe spiegato dei soldi ricevuti dagli Zingari nonostante non avesse avuto un ruolo diretto nell'affare. Insomma, una investitura bella e buona nell'organizzazione che comportava rischi (i soldi persi sulle scommesse di Palermo-Bari), ma anche guadagni facili come nel caso delle due sfide in questione: se il risultato concordato era raggiunto, Gervasoni riceveva un premio. Di più: spiegato quasi minuto dopo minuto la genesi dei due tarocchi. Questo perché Gegic teneva informato Gervasoni sui vari passaggi. Tesi confermata dai tabulati raccolti: combaciano alla perfezione con i moventi descritti dall'interrogato. L'ex giocatore avrebbe anche chiarito il contributo fornito dal Bertani in merito alla combine di Chievo-Novara 3-0 (Coppa Italia). E su Mister X, Gervasoni avrebbe informato gli inquirenti di averne appreso da Gegic solo l'esistenza.
La Gazzetta dello Sport
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