La Nazionale nel destino, era solo questione di tempo. Federico Bernardeschi - scrive Stadio - è praticamente nato con la maglia dell'Italia tatuata addosso. Prima tutta la trafila delle giovanili, oggi la squadra 'A'. Tanti gli endorsement per lui, in primis quello del suo concittadino Gianluigi Buffon. In queste prime ore a Coverciano qualcuno dello staff di Conte si è lasciato sfuggire un: «Mamma mia, questo ragazzo è davvero serio, concentrato, motivato...». Come Bergomi e Cabrini, non esattamente gli ultimi arrivati a Coverciano...
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Serietà e motivazione: lo staff di Conte già colpito da Bernardeschi
Il giovane talento di Cararra ha già chiara quale sia la strada che porta al successo. L'impegno messo in campo fin dal primo giorno di ritiro sorpreso tutti
Federico che ha dovuto lottare per cancellare quell'etichetta di «principino» un po' troppo biondo ed elegante per appropriarsi di quella di: «Io sono come la mia terra, da noi c'è il marmo...». Personaggio - Bernardeschi - che può catturare l'amore e la curiosità della gente, elegante, che sta imparando anche l'arte delle conferenze stampa a Coverciano. Misura, misura, misura. E pure tanta genuinità, come quel suo essere sempre pronto a salutare i bambini, anche dal campo di Coverciano. Non ha dimenticato quando c'era lui a salutare i campioni. E non si è lasciato cambiare dai riflettori.
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