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Sentenze: le certezze di Cremona i dubbi di Bari

Il giorno dei verdetti. Stamattina la Figc darà pubblicazione delle decisioni della Disciplinare in merito al doppio processo d’agosto sul calcioscommesse. Se sul versante cremonese dell’inchiesta le sentenze seguiranno la...

Redazione VN

Il giorno dei verdetti. Stamattina la Figc darà pubblicazione delle decisioni della Disciplinare in merito al doppio processo d'agosto sul calcioscommesse. Se sul versante cremonese dell'inchiesta le sentenze seguiranno la linea dura usata dal procuratore Palazzi nelle richieste, su quello barese si annunciano numerosi ribaltoni. Spaccata in due filoni c'è la Juve: da una parte Antonio Conte e i 10 mesi (a fronte di una richiesta di 15) con cui, per l'omessa denuncia doppia e aggravata conseguente alle rivelazioni di Filippo Carobbio, la Disciplinare lo condannerà in primo grado allo stop, pena subito esecutiva che impedirà al tecnico di sedere in panchina domani a Pechino per la Supercoppa contro il Napoli; dall'altra Pepe e Bonucci, salvi e prosciolti per i dubbi emersi in dibattimento sulla credibilità di Andrea Masiello, il pentito che li ha portati alla sbarra a rispondere rispettivamente delle accuse di omessa denuncia (un anno la richiesta) e illecito sportivo (tre anni e mezzo chiesti da Palazzi). E' questa la dicotomia tra le sentenze che colpiranno 25 tesserati e sei società, l'accusa tiene su Cremona e cade su Bari. I verdetti dicono che a lavorare sul pari «over» in Udinese-Bari fu il solo Andrea Masiello, gli altri rinviati al giudizio sportivo se la cavano tutti: non solo Bonucci e Pepe, ma anche l'Udinese, che evita l'ammenda, Salvatore Masiello e Nicola Belmonte. Tutti prosciolti e contenti, così come Marco Di Vaio, deferito per omessa denuncia in relazione alla presunta combine in Bologna-Bari. E va bene anche allo stesso club emiliano, che si vedrà comminare solo un'ammenda di 50 mila euro per responsabilità oggettiva in relazione alla squalifica del proprio tesserato Daniele Portanova, rinviato per illecito ma derubricato a semplice omessa denuncia (6 mesi di stop). Dalla pubblicazione delle sentenze le difese hanno cinque giorni per preparare l'appello: si va di fretta, la Procura farà di tutto perché il secondo grado inizi il 17.

Corriere della Sera