Le scommesse sono già iniziate. Probabilmente non sarà più decisivo come nel 2005, ma il suo arrivo può regalare un'ulteriore spinta alla Fiorentina. Il ritorno di Luca Toni ha messo tutti d'accordo: contenti i tifosi, felicissimi i suoi amici fiorentini. Perché proprio loro sanno quanto la sua presenza potrà essere utile alla squadra.
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Scaramanzie e tartufo, le promesse degli amici a Toni
Gianfranco Monti: “Luca lascerà il segno, farà 8-10 gol”
«L'ho sentito per messaggio e mi ha detto subito di essere estremamente carico — racconta Gianfranco Monti — non ci sono dubbi che metterà impegno e serietà nella nuova avvenutra viola. Luca non è venuto qui a prendere la pensione, vuole lasciare il segno. E nello spogliatioio darà una gran mano insieme a Lupatelli e Pasqual, i più anziani della Fiorentina». Certo, da Toni tutti ci si aspetta anche qualche gol. E allora c'è spazio pure per una promessa. «Otto-dieci gol può farli. Del resto — prosegue Monti — la squadra quest'anno è ben strutturata e in area arriveranno parecchi cross. Ecco, se segna più di dieci gol, gli pagherò una cena di pesce». Pesce, ma non solo.
Chi attende di riabbraciarlo è anche Cristiano Savini, selezionatore e commerciante di tartufi. Proprio a lui sono legati tanti aneddoti del passato. Momenti di gioia e riti scaramantici che presto potrebbero ripetersi. «In un periodo in cui non segnava, una sera Luca si presentò nel mio locale per una degustazione. Era giovedì e la domenica successiva poi segnò. Così, da quella volta iniziò a tornare ogni giovedì. Adesso che è a Firenze gli ho subito scritto un sms: 'Ti devo portare a mangiare di nuovo i tartufì. E Luca: 'Tienimeli caldì. Sta tornando in forma, lo vedo già abbastanza bene. Nello spogliatoio porterà una ventata di allegria. Con il suo spirito sarà l'elemento giusto per far gruppo».
Chi lo conosce bene sa che Toni è anche un ragazzo di cuore. Roberto Malotti, proprietario del ristorante «Via Vai» dove l'attaccante faceva spesso tappa (la sua casa era lì vicino), ricorda un episodio particolare: «Faccio anche l'allenatore nelle categorie inferiori e nel 2006 mi chiamarono alla guida della Sestese, al posto del tecnico esonerato. Esordivo di mercoledì, contro il Figline, e all'improvviso sulle tribune apparve Toni, insieme a Blasi a fare il tifo per me. Non lo dimenticherò mai». Per i gol di Toni occorrerà forse aspettare un po' ma la fiducia non manca. «Sarei contento — dice ancora Malotti — se riuscisse a fare il 50% dei gol del primo anno in viola (ne realizzò trentuno). Quando l'ho sentito in questi giorni al telefono mi ha detto che non vede l'ora di riportare la mano all'orecchio per esultare. Mi è dispiaciuto solo per i fischi che ha ricevuto quando lo incontrammo da avversario contro il Bayern Monaco. Anche perché per la Fiorentina ha giocato anche in condizioni fisiche difficili».
Lorenzo Marucci - Corriere Fiorentino
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