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Saturni: “Bernardeschi nato star, Piccini inno al lavoro”

I retroscena dell'ex talent scout della Fiorentina, che ha scovato i due giocatori quando erano bambini

Redazione VN

Ilario Saturni, ex talent scout viola e scopritore di Cristiano Piccini e Federico Bernarndeschi, ha parlato a Tuttosport dei due talenti scuola Fiorentina che stasera si affronteranno in Champions League (Juventus-Sporting Lisbona): "Sono sincero, Piccini mi ha stupito. Ma diciamo che aveva lo Sporting nel destino. Ha iniziato da bambino allo Sporting Arno dei presidenti Balleggi e Nicolai, dove all'epoca io ero il ds ed è arrivato fino allo Sporting di Lisbona. In mezzo ne ha passate tante, Cristiano. Si è guadagnato tutto grazie a una grande costanza.

Quando nel 2003 accompagnai Piccini alla Fiorentina, che al tempo si chiamava Florentia Viola, non avrei scommesso una pizza sulla possibilità di vederlo in Champions. Cristiano da bambino giocava esterno alto: aveva una bella corsa, però non era il classico talento. Un aneddoto? Il dottor Leandro Leonardi, responsabile del settore giovanile della Florentia, una volta mi disse: 'Mi parli sempre bene di Piccini, però quando tira colpisce sempre i cartelloni pubblicitari'. Io gli rispondevo: 'Dottore, crescendo colpirà la porta'. E' andato oltre: è cresciuto fisicamente, sul piano tecnico e giocando terzino è esploso. E' un bel giocatore, tanto che mi chiedo: potrebbe giocare benissimo nella Fiorentina. Ma non solo ora, già prima...".

Bernardeschi è un'altra categoria: "Lui è nato calciatore. Quando aveva 10 anni e giocava nel Ponzano, una società di Empoli, insistetti con Leonardi per portarlo alla Florentia. Bernardeschi già a quella età aveva un mancino che era la fine del mondo. Giocava sulla fascia sinistra e calciava le punizioni alla Del Piero. Una volta il presidente del Ponzano mi disse: 'Siccome Bernardeschi è di Carrara e per arrivare fino a Empoli ci vuole un'ora, per non rischiare che la domenica non me lo portino qua lo faccio dormire a casa mia il sabato, lui mi decide le partite'. Che Federico avrebbe giocato ad alti livelli era scritto nel suo sinistro".

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