Gli ex compagni al Villarreal (e grandi sponsor del suo arrivo in viola), Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, certamente lo avranno già avvertito: caro Pepito, Firenze è pronta a innamorarsi di te. Giuseppe Rossi, infatti, è uno di quei giocatori di classe e concreti, tutti gol e velocità (di corsa e di pensiero) che al «Franchi» sono sempre piaciuti.
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Metà Hamrin, metà Baggio: farà innamorare tutti
Giocatore atipico, difficile da inquadrare nelle categorie dell’attacco e del centrocampo, Rossi è un mancino naturale ed è una seconda punta capace di giocare anche in posizione più arretrata (a ridosso delle punte) o defilata.
Un po’ Hamrin e, per certi versi, anche un po’ Roby Baggio e Mutu, Rossi è comunque molto particolare. Di certo, in comune con i campioni sopra citati ha le doti di grande realizzatore, molto difficile da fermare per le difese avversarie. Tecnicamente molto dotato, ama ricevere il pallone sulla corsa, ma (come di regola nel Villarreal) sa giocare molto bene senza palla.
Non facili, come detto, i paragoni con altri giocatori, certo sfugge a paralleli con grandi ex viola: non è una mezzala come Giancarlo Antognoni, né un puntero come Batistuta (anche se con il «Re Leone» condivide il compleanno, il 1° febbraio); non è un’ala sgusciante come Julinho, né un attaccante estroso e imprevedibile come Amarildo. E potremmo andare avanti a lungo.
Un paragone molto impegnativo (al quale deve il soprannome di «Pepito») è quello che Enzo Bearzot, indimenticato ct dell’Italia campione del Mondo in Spagna nell’82, gli ha voluto dedicare nel 2009: «Visto che gioca in Spagna, l’avevo soprannominato Pepito, anche perché per certe caratteristiche ricorda un po’ il mio Pablito. Rispetto a lui, forse è meno presente negli ultimi metri, ma ha lo stesso scatto, la stessa velocità, con una potenza nel tiro persino superiore».
In attesa di vederlo in campo a marzo (quando avrà recuperato dai due gravi incidenti al ginocchio) e ammirarne le caratteristiche in maglia viola, già si pensa alla possibile coppia con Jovetic (certo Pepito non ha nulla a che vedere con Toni e non assomiglia neanche a Ljajic), ma è chiaro che il vero Giuseppe Rossi lo dobbiamo aspettare per il prossimo anno e la Fiorentina punta su di lui come dimostra il contratto quadriennale.
Alla fine, però, il paragone più interessante potrebbe essere proprio quello con Jo Jo. E qui si può aprire un fronte nuovo, perché l’arrivo di Rossi potrebbe anche preludere (addolcendo la pillola) al probabile e tanto temuto addio del montenegrino. Vedremo. Molto dipenderà da quali obiettivi e ambizioni avrà la Fiorentina del prossimo anno. Chissà: se arrivasse la Champions potremmo vedere insieme Rossi e Jovetic. Difficile, certo, ma con questa nuova Fiorentina sognare non è più da bischeri.
La Nazione
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