Romulo, il jolly del centrocampo viola

IL CENTROCAMPO anti-Juventus Vincenzo Montella lo ha deciso da giorni, ‘aiutato’ dal giudice sportivo che ha squalificato sia Aquilani che Migliaccio, entrambi indisponibili contro i bianconeri. E allora, con Sissoko ancora impegnato in Coppa d’Africa (a proposito, il neo acquisto viola potrebbe essere disponibile già per la prossima gara casalinga contro l’Inter di Stramaccioni) e con Mati Fernandez ancora ai box (per lui una ricaduta che non gli permetterà di tornare a disposizione prima di altre due settimane), i tre lì in mezzo saranno sicuramente Pizarro, Borja Valero e Romulo. Come accadde nella gara di andata, quando il brasiliano giocò dal primo minuto, disputando forse la sua migliore partita dal punto di vista tattico dell’intera stagione. Assieme a Pizarro e Valero, probabilmente, sarà tutto più facile anche per lui anche se, davanti, si troverà uno dei migliori reparti d’Europa. Avrà il compito, sicuramente, di pressare costantentemente Pirlo, grazie alla sua corsa e alla sua energia.

NON UNA marcatura fissa, ma un modo per limitare le giocate di uno dei registi più forti del mondo. E poi, in panchina, ci sarà il giovanissimo Capezzi, ragazzo della Primavera viola che Montella da un pò di tempo ha deciso di aggregare alla prima squadra e che, per qualcno, potrebbe essere già pronto anche in una grande sfida come sarà quella di oggi. Questo il centrocampo. Passiamo alla difesa.

Oltre alla conferma tra i pali di Viviano, dopo l’ottima prestazione contro il Parma, la linea a tre sarà composta da Savic, Gonzalo Rodriguez e Roncaglia. Con Tomovic comunque in preallarme, magari pronto ad entrare a gara iniziata. Sulle corsie esterne ci sarà Cuadrado a destra (rientrato ieri dall’amichevole con la propria nazionale, in tempo per allenarsi al mattino assieme ai suoi compagni e comunque in buone condizioni nonostante la stanchezza) e Pasqual a sinistra. Davanti Jovetic è sicuro di una maglia a titolare, mentre El Hamdaoui e Toni si giocheranno l’altro posto dall’inizio, con il marocchino in vantaggio viste le proprie caratteristiche tecniche e l’ottimo momento di forma.

Marco Dell’Olio - La Nazione