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Ritorno alla normalità: grinta e Saponara per battere il Torino

La Fiorentina affronta il Torino: obbligatorio vincere in memoria di Davide

Redazione VN

"La ricerca della normalità passa anche dalla prima trasferta senza il capitano. Niente sarà più come prima, ma Davide Astori ha lasciato un’eredità troppo importante per non coglierla. Quel seme dell’unione, per citare il tecnico viola Stefano Pioli, che spetta alla società, al gruppo, alla tifoseria custodire e far germogliare. Una domenica fa la sfida al Benevento, una giornata surreale dedicata interamente all’omaggio del capitano. Giocatori che a fine gara si sciolgono in un pianto dopo aver dato tutto, a livello mentale e fisico, e aver conquistato una vittoria nel segno del loro compagno, amico, leader. Una settimana dopo Pioli e la sua squadra hanno ricercato soprattutto la routine quotidiana: negli allenamenti, nei gesti, nelle parole. Una quotidianità scandita anche dalla visita di Andrea Della Valle e da quell’abitudine che proprio Astori aveva chiesto al patron di ristabilire. Oggi (ore 15) però sarà una gara vera. E tosta. Perché il Torino attraversa un periodo di flessione e ha dovuto fare i conti con una classifica che a inizio stagione si aspettava decisamente migliore. Mihajlovic è stato salutato a inizio gennaio, Mazzarri ha prima fatto il pieno di entusiasmo per poi fare i conti con le fragilità e una sfortuna che certo ha il suo peso. Pensate a Belotti, il capitano e bomber che pareva non avere momenti di crisi. Su di lui una clausola da 100 milioni di euro per allontanare le big già pronte all’assalto. Prima gli infortuni e poi una condizione non certo ottimale hanno consegnato un “ gallo” con la cresta abbassata: appena cinque le reti segnate in campionato, l’ultima un mese fa nel successo con l’Udinese, al quale poi sono seguite le tre sconfitte di fila. Pioli però ha raccolto il seme di Astori e i suoi ragazzi stanno reagendo ogni giorno di più: « Ho sempre apprezzato la grande volontà e la disponibilità da parte dei miei ragazzi — dice il tecnico — però sono impressionato perché se prima ci allenavamo bene, adesso lo facciamo ancora di più ». Davide ha saputo unire uno spogliatoio già solido e compatto. « Non avevo dubbi prima — continua Pioli — e adesso ne sono ancora più convinto: stanno tirando fuori una forza e dei valori che non pensavo potessero avere vista la giovane età. Sono davvero onorato di allenare un gruppo così ». Tanto orgoglio ma anche la voglia di farsi rispettare sul campo.

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