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Ritorno agli allenamenti, rischi e linee guida. Il preparatore: “Introdurre subito il pallone”

immagine ACF

Il parere di Rongoni: "La ripresa dovrà essere progressiva, il rischio più grande è quello di aumentare subito l’intensità. Attenzione agli infortuni muscolari"

Redazione VN

Paolo Rongoni, attuale preparatore del Lione (ed ex di Lazio, Roma e Marsiglia), ha parlato a La Gazzetta dello Sport. Questa la sua opinione sulle linee guida da tenere per la ripartenza degli allenamenti: "Per tornare in forma serviranno almeno tre settimane, forse anche quattro. I primi 15 giorni saranno di allenamenti individuali, poi servono un paio di settimane di sedute collettive. Il problema più grande è ricostruire l’aspetto metabolico, seguendo anche il lato psicologico. Questa è una situazione diversa dalla preparazione pre-campionato. Sarà fondamentale la mente, è per questo che dico che bisogna introdurre subito il pallone: perché è lo strumento di lavoro e perché si possono fare lavori rispettando il distanziamento anche con la palla.

Rischi? Bisognerà riattivare subito l’attività cardiovascolare. Il cuore è un muscolo, va allenato, ha bisogno di stress. La ripresa dovrà essere progressiva, il rischio più grande è quello di aumentare subito l’intensità. Il virus attacca il sistema cardiocircolatorio e quando un atleta fa certi lavori, magari ha le difese immunitarie più basse. Va ricostruita la condizione, la base. All’inizio si lavorerà al 60-70% della frequenza massima, poi si salirà in base anche alle indicazione degli staff medici. Sicuramente qualcuno avrà perso qualcosa negli aspetti coordinativi. Gli infortuni muscolari sono i più probabili, soprattutto sulla catena posteriore. Mi vengono in mente i flessori, ad esempio: stare maggiormente seduti, dormire di più comprime la colonna vertebrale, i giocatori saranno sicuramente più rigidi".

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