Rino Gattuso alla Fiorentina farà l’allenatore, nient’altro. E guai a considerarla una banalità - scrive stamani il Corriere Fiorentino. Soprattutto ripensando alla sua prima esperienza su una panchina toscana, all'ombra della torre pendente. A Pisa è stato molto di più nel biennio tra il 2015 e il 2017. Incendiario, con l'aneddoto dello striscione "Mai una gioia" bruciato nella festa per la promozione in serie B, "sindacalista" (tra sfuriate pubbliche e sacrifici economici), capopopolo osannato da una piazza che di fronte alla svolta fiorentina si divide: chi gli augura il meglio e chi storce il naso.
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Rino e la Toscana: passato incendiario a Pisa, a Firenze “solo” allenatore
Rino Gattuso ha già allenato in Toscana tra il 2015 e il 2017, sulla panchina del Pisa è rimasto nei cuori di città e tifosi
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Quattro anni fa, di questi tempi, nella lettera d’addio dopo la retrocessione in serie C, si rivolse direttamente ai tifosi, ringraziandoli. «Mi sono sentito amato. E non lo dimenticherò mai». Il sentimento era reciproco. Il presidente Corrado ha detto di lui recentemente: «È una persona con cui ci si confronta volentieri. Peccato aver lavorato assieme in un contesto condizionato da mille difficoltà». A Pisa ha lasciato tracce anche come imprenditore: nel 2017 ha aperto un ristorante a Calambrone, nel 2019 ha acquistato il complesso dei Trovatelli, un ex orfanotrofio del 1300.
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