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Ricavi, stadi e risultati: Italia sempre più in basso

La Gazzetta dello Sport propone oggi un approfondimento sulla situazione del calcio italiano in confronto agli altri campionati europei come Germania, Spagna e Inghilterra. L’impressione – scrive la rosea – …

Redazione VN

La Gazzetta dello Sport propone oggi un approfondimento sulla situazione del calcio italiano in confronto agli altri campionati europei come Germania, Spagna e Inghilterra. L'impressione - scrive la rosea - è che il problema sia, oggi, soprattutto economico. Che la distanza da Germania e Spagna, ma anche dall'Inghilterra, abbia radici keynesiane, nel senso di investire per crescere.

Sarà un caso, ma tra le prime quattro d'Europa ci sono quelle con i migliori fatturati. E cioè: Real Madrid (512,6 milioni nel 2011-12), Barcellona (483) e Bayern (368,4). Manca in realtà la terza in classifica, quel Manchester Utd (395,9) eliminato però nei quarti proprio dal Madrid: uno doveva uscire. Non così in alto soltanto il Borussia Dortmund, undicesimo tra i top club europei con un fatturato di 189,1 milioni, di poco inferiore a quello della Juve. E con la Juve il parallelo è impressionante: nel 2005 i gialloneri rischiano il fallimento, poi si salvano per un soffio, ma cominciano a ricostruire a partire dai giovani. Hanno vinto i due ultimi «scudetti» (questo no, va al Bayern). Hanno un gioco spregiudicato e offensivo (come quello di Conte, anche se esprimerlo contro Mandzukic e soci è stato impossibile). Hanno creato uno splendido stadio sfruttando il Mondiale, quindi con qualche anno d'anticipo sui bianconeri. (...)

L'indicatore forse più clamoroso è quello sulla percentuale di fatturato destinato agli stipendi. Ebbene: il Borussia è il più virtuoso con appena il 44%, davanti a Real, Manchester, Bayern, Schalke (un'altra tedesca) e Barcellona. I soliti noti. Tra i top club europei, le italiane sono verso il fondo con percentuali sul 90% (la media di tutti i club europei è il 65%). E il discorso sui singoli si allarga facilmente ai campionati. Per esempio: un club inglese medio ha un fatturato di 134 milioni, uno tedesco 101, uno spagnolo 85, quello italiano 81. Insomma, i tedeschi sono i più attenti alla gestione. In Spagna, Barcellona e Real rappresentano due realtà extraterrestri fuori dai parametri (a cominciare dai contratti tv individuali), però meglio non dimenticare che negli ultimi 7 anni lì hanno vinto 4 Europa League: un caso? In Inghilterra la Lega è gestita diversamente da quella italiana, le risorse sono sproporzionate, lo sfruttamento dei diritti (marketing etc) su un altro pianeta. C'è il rischio fair play finanziario, è vero, ma vedremo. (...) Così non ha neanche più senso chiedersi perché gli stadi, Juve sempre esclusa, siano semivuoti. Anche qui le classifiche sono impietose. Mediamente assistono a una gara di Bundesliga in 45mila: esattamente il doppio che in Italia (neanche 23mila). Anche in Premier (34.600) e in Liga (quasi 29mila) fanno meglio. E la piccola Olanda (19.466) è più vicina a noi di quanto noi lo siamo agli spagnoli.

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