Ora tutti abbiamo capito perché Marotta ha perso un giorno dietro a Berbatov. Con una punta di quel livello la Fiorentina sarebbe potuta diventare un avversario vero. C’è chi il mercato lo fa anche così: mettendosi nel mezzo. Sì, vero, storie vecchie: la Juve è alle spalle e il bulgaro ormai dimenticato e altrove. Però tutti, guardando la Fiorentina martedì sera, ce lo siamo chiesto e richiesto: ma dove sarebbe questa squadra con un attaccante vero accanto a Jovetic? C’è da mangiarsi le mani. E Pradè e Macia lo hanno già fatto, statene certi. Però che sballo, diciamocelo. Una vera lezione di calcio, quella di martedì notte. Stiamo esagerando? No, la Fiorentina adesso è il meglio che c’è: se parliamo di gioco, di collettivo, di spettacolo e intensità. Quello che manca è chiaro a tutti e prima o poi qualcuno rimedierà.
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Repubblica: Una clausola per blindare il ‘genietto’ Montella
Marotta e quel disturbo su Berbatov per frenare i viola (COMMENTA)
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E’ così che l’effetto Montella conquista i cuori dei viola addicted e gli aggettivi superlativi del resto d’Italia. Trentotto anni, aria furbetta e volontà d’acciaio, il nuovo allenatore della Fiorentina, nel giro di poche partite, è riuscito nella clamorosa impresa di eliminare tutte le tossine accumulate in questi anni di veleni e noia: dalle lacrime del prandellismo nostalgico alle verità immanenti dei talebani mediatici del guru di Vernole e a tutto ciò che offriva un mondo che continuava a dividersi e a litigare sul nulla, perché il nulla era rimasto.
Gli allenatori giovani, come noto, sono cosa modaiola. Ma essere giovani non basta: per uno Stramaccioni che somiglia sempre di più a mister Bean c’è un Montella da prima pagina e una Fiorentina che gioca palla a terra sullo stile di quel Barcellona che resta su un altro pianeta ma rende bene l’idea. E che soddisfazione vedere una squadra così.
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Poi c’è il carisma: perché se la squadra ti segue vuol dire che ha fiducia in te. Non è un caso se adesso Montella è entrato nel mirino di tanti club, che vedono in lui un maghetto capace di tutto. Ed è sempre per questo che la Fiorentina sta pensando a una clausola rescissoria per blindare il suo gioiello della panchina. Per ora è un’idea. Ma presto potrebbe essere una bella notizia. Per Firenze, chiaro.
Benedetto Ferrara - La Repubblica
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