Come sottolinea stamattina La Repubblica, sembra di pensare ad un'altra dimensione se con la testa si vola a gennaio 2016. Eppure solo due anni fa la Fiorentina era lì, a un passo dal cielo, con un allenatore ambizioso (Sousa) e una squadra che lottava addirittura per lo scudetto. Un gennaio carico di aspettative (per Sousa, per la città, per i giocatori), e che invece ha marcato in maniera netta il ridimensionamento viola. Il progetto di transizione (parola che piace moltissimo in questo momento) è iniziato lì, con l’acquisto di Tino Costa e Benalouane. Sì, certo, arrivarono anche Tello e Zarate, ma ci fu pure la cessione di Giuseppe Rossi.
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Repubblica: tutto in due anni. Dai sogni alla noia, il cielo non è viola
Gennaio 2016, il ridimensionamento è iniziato lì. Da allora, tutto è cambiato in casa Fiorentina
Insomma quel cielo che la Fiorentina sembrava poter toccare con un dito schiacciò miseramente tutti i sogni e le ambizioni. Una marcia indietro che ha anticipato solo di un anno e mezzo il passo indietro dei Della Valle. Ma già lì, mentre il Napoli costruiva il suo progetto scudetto, era evidente che per la Fiorentina sarebbe iniziata una faticosa ripartenza. Anche se per il momento non è chiaro verso cosa. Di certo c’è solo il ridimensionamento tecnico. Dalla zona Champions di due anni fa ( la Fiorentina aveva solo 3 punti in meno della capolista Napoli) alla zona speriamo di andare in Europa. Oggi tra Napoli (51) e Fiorentina (28) ci sono 23 punti di differenza. La squadra di Sarri ne ha 10 in più del 2016, quella di Pioli 10 in meno. (...)
L'articolo completo di Giuseppe Calabrese in edicola con La Repubblica
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