Repubblica: tifosi a confronto, chi ci crede e chi no

Su Repubblica troviamo i due partiti di tifosi, chi credo alla rimonta e chi no. Ecco due racconti.

fatto un sogno. Al quarto minuto Ilicic indovina una delle sue imprendibili traiettorie a rientrare, tipo Empoli, quelle giocate “a giro” che lo hanno fatto grande a Palermo e con cui sembra aver ritrovato dimestichezza. E poi, al ventiseiesimo, Salah parte dalla tre quarti di destra e va in porta, come con la Juve a Torino. Magari cambiano i “fattori” - Gonzalo di testa su angolo o Joachin in serpentina - ma il prodotto resta lo stesso: avanti di due gol dopo mezz’ora. Fermi! Tutto azzerato: di fatto, a quel punto, sessanta minuti da giocare per vincere 1-0. Un reset che è questione di testa da affidare alle doti psicologiche di Montella. Si può fare. Mi sono convinto che il tiki taka della Fiorentina, tanto intenso fino alla tre quarti, abbia bisogno di una buona dose di fortuna per diventare efficace in area. Quella fortuna che è mancata a Siviglia dove la Viola poteva andare in vantaggio. Ma che la Fiorentina ha avuto a Roma quando ha infilato tre gol in pochi lampi di partita. Per questo ci credo. O provo a farlo. E allo stadio ci sarò.

Pazzi sì, ma bischeri no. La speranza di giocare due finali ce la siamo giocata con altrettante gare scellerate. La madre di tutte le sconfitte, quella che ha sprofondato la stagione della Fiorentina è stata quella interna con la Juve: 0 a 3, grazie ad una tattica scellerata e presuntuosa. A Siviglia invece ce la potevamo giocare, ma sono stati sbagliati troppi gol. Insomma abbiamo mancato due finali più per demeriti nostri che per la forza degli avversari. Adesso ci s’illude di battere il Siviglia con oltre 3 gol di scarto? Ma via, alla Fiorentina attuale per fare 4 gol serve un intero campionato, e poi senza subirne nessuno... Sono tifoso viola, la Fiorentina è la fedeltà più duratura della mia vita, ma stasera - magari per scaramanzia - scelgo di andare a teatro, a Fabbrica Europa, a vedere il grande coreografo Angelim Pre-ljocaj: certo, durante lo spettacolo chiuderò gli occhi e sognerò quattro gol di Salah o di “paracarro” Gomez. Però, come diceva il grande Mario Ciuffi, il tifoso deve sempre sognare: così ho messo in frigo una bottiglia di champagne. E registrerò anche la partita: non si sa mai...

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