E ora l’Europa. Già, ma quale Europa? Quella dei cori stupidi e vergognosi che hanno segnato la sfida di ieri? Quella degli striscioni indecenti che ancora offendono l’Heysel? Quella dell’ironia poco opportuna della Juventus? Sono bastati novanta minuti per riportare a galla tutto il peggio e per mettere a rischio la doppia sfida di Europa League. La tensione è forte e la rivalità è diventata ancora più ruvida. Nelle prossime ore le questure di Torino e Firenze metteranno a punto il piano per l’ordine pubblico. Problema numero uno, evitare assolutamente contatti tra le due tifoserie.
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Repubblica: striscioni e cori shock
E ora l’Europa. Già, ma quale Europa? Quella dei cori stupidi e vergognosi che hanno segnato la sfida di ieri? Quella degli striscioni indecenti che ancora offendono l’Heysel? Quella dell’ironia …
Il clima è elettrico e si rischia il cortocircuito. Ieri, per la prima delle tre sfide tra Juve e Fiorentina, è successo di tutto. Prima della partita da un pullman di tifosi viola è stato esposto un cartello con la scritta — 39, in riferimento ai morti dell’Heysel. È stata la stessa Juventus a segnalare l’episodio. Poi durante la partita gli ultrà bianconeri hanno dato il peggio di sé. Prima i cori antisemiti («Fiorentini non italiani, ma soltanto una massa di ebrei»), quindi l’agghiacciante minaccia («sterilizziamo le vostre donne») urlata più volte dentro un coro. E più volte durante la partita. Del resto quelli della curva sud avevano fatto sapere che si stavano “preparando” ad accogliere i tifosi della Fiorentina, e la partita di ieri è stata la ribalta dell’imbecillità.
Una giornata avvilente che ha suscitato l’indignazione di tutti, anche del presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna: «Ancora una volta l’imbecillità di alcune frange del tifo è tornata a palesarsi durante una partita di calcio — afferma — . Gli indecenti cori antisemiti pronunciati da un gruppo di tifosi della Juventus, amplificati e propagati anche durante la diretta televisiva, sono la triste conferma di quanto ancora resti da fare per sradicare odio e pregiudizio dove dovrebbero invece albergare valori di lealtà, passione agonistica, amore per lo sport. L’auspicio — prosegue Gattegna — è che possano essere al più presto presi i provvedimenti più opportuni e che i responsabili di queste azioni siano messi in condizione di non poter frequentare le curve degli stadi per lungo tempo. Spero che la giustizia sportiva faccia il suo corso, senza sconti ». Ma non c’è solo questo. Durante la partita gli ultrà della Juve hanno sventolato continuamente le bandiere del Den Haag, la squadra olandese con cui sono gemellati e i cui tifosi sono tutti di estrema destra. Un particolare che potrebbe aver spinto ancora di più quei cori antisemiti.
E poi, come se non bastasse, ad avvelenare ulteriormente la vigila della sfida di Europa League c’è anche un tweet poco elegante apparso sul profilo ufficiale della società bianconera: «Buona la Fiorentina a pranzo. Ci rivediamo fra quattro giorni, per cena». L’ennesima brutta figura. E togliere quasi subito quel tweet non è bastato a rasserenare gli animi. Nemmeno la Fiorentina l’ha presa bene, però ha evitato di commentare. Parla invece Filippo Pucci, presidente dell’associazione dei Viola club: «Questo è lo stile della nuova Juve », dice. Veleni che rischiano di alzare la tensione intorno alla prossima sfida, giovedì a Torino, dove tra l’altro sono attesi circa duemila tifosi della Fiorentina. Un problema in più per l’ordine pubblico, e non ce n’era davvero bisogno.
la Repubblica
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