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Repubblica: sfide nella sfida

Quattro duelli da non perdere

Redazione VN

Non è una partita qualunque. E non può esserlo soprattutto quando vale l’Europa. Fiorentina- Juventus è una storia a se, fatta di sfide dentro la sfida. (...)

NETO-BUFFON Il portiere al declino e quello emergente. L’ultimo eroe azzurro e il prossimo (spera lui) numero uno del Brasile. Due modi diversi di stare in porta. Sicuro ed esperto il portiere juventino, bravo con i piedi ma ancora un po’ acerbo quello viola. A modo loro, comunque, fondamentali. Tocca a loro gestire il gran via vai in area. Sfida complicata visto il valore dell’attacco di Conte e la forza di Mario Gomez. Neto è partito in mezzo ai dubbi e poi piano piano si è ripreso tutto il tempo perduto. Buffon è una delle poche certezze di Prandelli, uno che fa davvero la differenza. È un po’ meno reattivo (sarà l’età...) del suo collega viola, però sa affrontare meglio partite come questa. Per Neto è la prima volta, per Buffon no.

BORJA-VIDAL Testa, tecnica, velocità: è in mezzo al campo che si gioca Fiorentina- Juventus. Lo spagnolo è senza dubbio uno dei centrocampisti più forti e più in forma del nostro campionato, proprio come Vidal, che a differenza di Borja segna anche un sacco di gol. Tutti e due sono abituati a farsi rincorrere dagli avversari, ma domani sera dovranno rincorrere anche loro. «In mezzo al campo ci creano un po’ di casini» ha detto Vidal. All’andata Borja ha neutralizzato Pirlo, domani ci dovrà riprovare. Non solo, deve anche giocare per gli altri e mettere in movimento Gomez & Co. Quanto vale Vidal lo sappiamo bene e il gol dell’andata è la dimostrazione di quello che può fare. Attenzione, molta attenzione.

GOMEZ-TEVEZIn comune hanno solo la zeta finale del cognome, per il resto sono due giocatori assolutamente diversi. Forte fisicamente e bravo di testa il tedesco, rapido e spesso imprendibile l’argentino. Andranno entrambi ai Mondiali, intanto si giocano questa sfida. All’andata Tevez non c’era e Mario ha fatto gol, domani vedremo. Di certo Gomez ha dentro la voglia di chi è stato troppo tempo fermo, e alle spalle una squadra pronta a giocare per lui. Tevez ha meno responsabilità, ma stargli dietro non sarà facile. La difesa viola è avvisata.

MONTELLA-CONTE Diversi. Anzi, diversissimi. Soprattutto nel carattere. E un po’ anche nell’idea di gioco. Infatti Montella è l’unico allenatore che ha messo in crisi la corazzata bianconera. Nella gara di andata ha rischiato e avuto ragione, domani sera ci riprova. L’Europa è una delle tante sfide del tecnico viola. Andare avanti sarebbe un bel successo. Per Conte, invece, uscire sarebbe una mazzata. Dopo essere stato eliminato dalla Champions, l’allenatore della Juve vuole alzare l’Europa League nel suo stadio. La stessa cosa vorrebbe farla Montella, e la soddisfazione sarebbe doppia. Quella di domani è una partita che si gioca anche sulle scelte dei due tecnici, mai così importanti. Dentro o fuori, non c’è altra possibilità. E Vincenzo vorrebbe tanto regalare un sogno a Firenze, alla Fiorentina e ai Della Valle.

la Repubblica