Sulle pagine de La Repubblica si torna a parlare anche dei rigori, concessi e non, durante Inter-Fiorentina. Due episodi, due risultati opposti. Nel primo, Tagliavento, ha prima concesso e poi confermato il calcio di rigore col quale Icardi ha sbloccato la gara. Nel secondo, invece, ha negato il tiro dagli undici metri alla Fiorentina per l’intervento di Miranda su Simeone. A far indispettire l’ambiente viola però, è stato soprattutto l’atteggiamento dell’arbitro. In particolare, il fatto che non abbia nemmeno visionato in prima persona i replay.
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Repubblica: rabbia Antognoni, la prima linea tocca a lui
Non è un caso che sia stato lui a metterci la faccia: sulle sue spalle non grava soltanto un ruolo di rappresentanza. Carta importante da giocare
Per questo ieri, a margine della presentazione di Simeone, la società ha deciso di far sentire la propria voce. Con un paio di premesse. Fondamentali. La prima: nessuno vuol cercare alibi o ricondurre la sconfitta di Milano alle decisioni arbitrali. La seconda: non c’è alcuna intenzione di alimentare polemiche. La volontà, semmai, è quella di invitare la classe arbitrale ad un uso più chiaro e corretto del Var visto che, tra le sue “missioni”, c’è quella di creare un clima più sereno. E così, dopo quanto già sottolineato a caldo da Pioli, ieri è stato Giancarlo Antognoni a prender posizione. Antognoni, tra l’altro, è sempre più “presente” nelle dinamiche societarie. E non è un caso che sia stato lui a metterci la faccia. Sulle sue spalle insomma, non grava soltanto un ruolo di rappresentanza. Del resto il suo nome è una carta importante da giocarsi. Anche in situazioni del genere.
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