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Repubblica: occasione sprecata

Peccato Fiorentina. A un certo punto pensavamo che fosse fatta, invece è sbucato De Maio e ha mandato all’aria tutto. Un pareggio amaro (3-3) per la squadra di Montella, che …

Redazione VN

Peccato Fiorentina. A un certo punto pensavamo che fosse fatta, invece è sbucato De Maio e ha mandato all’aria tutto. Un pareggio amaro (3-3) per la squadra di Montella, che ha dovuto giocare anche contro l’arbitro, che ha sbagliato tutto. E sempre a favore del Genoa. (...) La Champions è sempre tre punti più il là. Manca un bel po’ di gente alla Fiorentina. Oltre a Gomez e Rossi, contro il Genoa Montella deve fare a meno anche di Gonzalo Rodriguez e Borja Valero.

Mica facile gestire gli spazi e le idee. E poi ci si mette pure l’arbitro a complicare le cose. Un rigore inesistente (il tuffo di Antonelli in area potrebbe essere da prova tv) e un gol in fuorigioco (Antonini) mettono la squadra di Gasperini due volte avanti. Ma questa è una Fiorentina tosta, che non si arrende mai. Ha carattere e grinta. E tanta rabbia. In difesa balla parecchio, Roncaglia e Compper non funzionano granché, ma in mezzo al campo non sbaglia niente. Ambrosini è scatenato, Pizarro chiude tutti gli spazi e Aquilani mette dentro i due gol (il primo su rigore) che riportano in equilibrio la partita. Bene anche Matri, ha qualità, è rapido, sa sempre dove mettere il pallone. Fiorentina con il 3-5-2, modulo da emergenza, però funziona.

Nel primo tempo la partita è adrenalinica. Al 26’ il vantaggio del Genoa (gol di Gilardino su rigore), poi il pareggio di Aquilani (32’), la rete in fuorigioco di Antonini (33’) che comunque sfrutta un’incertezza di Roncaglia e Compper, quindi il nuovo pareggio di Aquilani (41’) che sbroglia una mischia davanti a Perin. Nel secondo tempo Montella modifica la Fiorentina, che passa al 4-3-3 con Cuadrado a sinistra e Joaquin a destra. Cinque minuti e la Fiorentina va di nuovo in gol con Aquilani, ma l’arbitro annulla per un fuorigioco che non c’era. Poi il Genoa colpisce un palo con Konatè. Montella toglie Ambrosini e mette dentro Mati Fernandez per dare più profondità. Fiorentina avanti. E arriva anche il terzo gol, sempre di Aquilani. È la prima tripletta della sua carriera. Fiorentina finalmente avanti. Con merito. Ha reagito alla sfortuna e all’incapacità dell’arbitro e ha rimesso a posto le cose. Montella toglie anche Aquilani (applausi per lui) e mette dentro Anderson per fargli prendere un po’ di confidenza con il calcio viola. Il pubblico urla, la squadra corre. Ma poi succede quello che non ti aspetti. Su un calcio d’angolo la difesa affanna (quanto si sente l’assenza di Rodriguez...) e De Maio di testa (32’) frega tutti e mette dentro il gol del 3-3.

la Repubblica