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Repubblica: martedì vertice tra la società e Sousa

"Martedì allenatore e società faranno il punto della situazione e le parti si confronteranno anche sulla formazione scesa in campo all’Olimpico, quella che, al di là di ciò che poi è successo in campo, sicuramente non era la migliore"

Redazione VN

Vi proponiamo un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara sull'edizione odierna de la Repubblica.

In gergo tecnico stradaiolo si chiama “risolata” (e a Firenze la t è facoltativa). E non sono solo i quattro gol presi all’Olimpico, ma anche i tre subiti a Londra passando per lo sfortunato pareggio col Napoli. E se l’arbitro conta, contano anche la stanchezza e i due giorni di riposo concessi agli avversari da un calendario decisamente poco friendly. Ma questo non basta a spiegare un tracollo. Ieri i dirigenti della Fiorentina, quelli che si sono consultati a lungo al telefono (Pradè, Rogg e Cognigni), hanno fissato una riunione con Paulo Sousa per martedì prossimo, giorno in cui la squadra si ritroverà per preparare la sfida di domenica col Verona. Lì si farà il punto della situazione e le parti, nel massimo rispetto dei ruoli, si confronteranno anche sulla formazione scesa in campo all’Olimpico, quella che, al di là di ciò che poi è successo in campo, sicuramente non era la migliore, perchè Tino Costa era impresentabile (l’esclusione di Badelj ha fatto discutere parecchio) e tenere fuori Tello è stato un mezzo suicidio.

D’altra parte anche Sousa avrà a dire la sua, su un difensore arrivato rotto e su una panchina che corta era e corta rimane, per l’assenza di Benalouane, appunto, e un Kone che al momento per il tecnico è pura trasparenza. Ma a disturbare il sonno dei tifosi, oltre ai quattro gol presi a Roma, ci sono anche l’ingiusta squalifica di Zarate, la farsa della sentenza Fifa sul caso Salah, i tweet dell’agente del giocatore egiziano, uno che evidentemente si diverte così, neanche fosse un liceale forcaiolo che sfotte i compagni rimasti in classe.

Momento delicato per una squadra bella e preziosa, un gruppo che in autunno dominava la classifica e ora è sceso al quarto posto, tanto che, memore della celebre frase di Corvino «Il nostro scudetto è il quarto posto », ieri qualcuno faceva battute su possibili festeggiamenti in corso. Ma in momenti come questi piangersi addosso serve a poco, e anche i rimpianti per un mercato che ha rinforzato la Roma e aggiunto solo Tello alla Fiorentina, non portano a nulla. Ora si tratta di ripartire, e anche di reagire. Facendo il punto sullo stato delle cose, confrontandosi col tecnico e poi con la squadra.

(il resto dell'articolo nel quotidiano in edicola)