GERMOGLI PH: 22 NOVEMBRE 2020 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS BENEVENTO NELLA FOTO RIBERY
Il 2020 sta (finalmente) per finire ed è tempo di bilanci in casa Fiorentina (non solo economici). Questa mattina La Repubblica ha stilato il pagelle dell’anno che va in archivio. 365 giorni non troppo positivi per la Fiorentina e non solo per la pandemia: 5 il voto complessivo per i viola, condivisi da due allenatori e da molti problemi. 6 per l’impegno a Iachini, 6,5 per Prandelli abile a reinventare la Fiorentina in zona pericolosa di classifica.
In difesa promossi Milenkovic (6,5) ma anche Pezzella, Dragowski, Venuti, Terracciano, Caceres, Biraghi, Barreca e Igor. La grande delusione si chiama Pol Lirola (5).
Il centrocampo è il reparto più nebuloso: c’è qualità ma molti doppioni e pochi ragionatori. Castrovilli è il migliore (6,5), insufficienti Pulgar e Duncan. Si salvano Amrabat, Borja Valero e Bonaventura.
In attacco non manca il 5 secco a Chiesa (manfrine e prestito biennale alla Juve) ma anche alla società per tempistica e modalità di pagamento. Male anche Callejon, così come Cutrone e Kouamé. Incoraggiante Vlahovic, con il 7 a Ribery a certificarlo come migliore dell’anno. E poi? La società. Inevitabile il 5 a Pradè, 6 Commisso: bene per il centro sportivo, meno bene il progetto sportivo.
Sono stato oltre 50 anni nel calcio e in tutte le fasi dei campionati vari, ho recepito un concetto che sicuramente a chi ha fatto questo articolo non piacerà, ma: per una società è più utile un calciatore che dia un rendimento per almeno il 70/80% delle partite che un calciatore, e mi riferisco a Ribery, che da quando è a Firenze ha fatto si e no 5/6 partite, e sono buono, al suo livello. La cosa che più gli è riuscita è stato quello di non lascoare spazio per gli inserimenti a Castrovilli.