C'era una volta il “fortino”. Roba che - scrive la Repubblica - agli avversari tremavano le gambe soltanto al pensiero. Questo era l’Artemio Franchi. Un catino nel quale la Fiorentina si sentiva (ed era) più forte. Negli ultimi anni però, qualcosa è cambiato. Sarà perché il calcio si è trasformato (ed il fattore campo conta meno), oppure perché a Campo di Marte non c’è più la bolgia di un tempo. Difficile avere una sola risposta. Di certo c’è che in questo campionato Paulo Sousa sembrava aver ritrovato la strada. Basta dare un occhio ai numeri: i viola, tra le mura amiche, hanno messo insieme 33 punti, frutto di dieci vittorie, tre pareggi e due sconfitte, contro Roma e Lazio. Soltanto Napoli (39), Juventus (35) e Roma (34) hanno fatto meglio.
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Repubblica: il Franchi non spinge più la Fiorentina
L'ultima vittoria della Fiorentina al Franchi in campionato risale al 14 febbraio, contro l'Inter
Il problema è che la corsa, negli ultimi tempi, s’è bruscamente interrotta. L’ultimo successo in casa infatti, è datato 14 febbraio. Si giocava Fiorentina- Inter, e fu Babacar (a gara praticamente finita), a far esplodere il Franchi. Un boato che, di fatto, non s’è più sentito. Da quel momento Borja Valero e compagni sono stati colpiti dall’X Factor. Tre partite giocate nello stadio di casa (contro Tottenham, Napoli e Verona) e altrettanti pareggi per 1-1. Una specie di maledizione.
Con la Samp sarà la volta buona per tornare al successo? Se lo augura Sousa, se lo augura Andrea Della Valle (che sarà in tribuna) e lo sperano i tifosi. Ad oggi le proiezioni fanno pensare a circa 25.000 presenze, anche se si spera di avvicinare le 30.000. Traguardo difficile da raggiungere, ma non impossibile. Tra l’altro c’è grande curiosità per capire come verrà accolto Vincenzo Montella. Fischi, applausi oppure indifferenza? «Ci sono tanti pareri diversi – spiega il presidente del Centro Coordinamento Viola Club Filippo Pucci a Repubblica – ma personalmente non vedo perché fischiare il mister».
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