Vi proponiamo la prima parte dell'articolo, a firma Benedetto Ferrara, che potete trovare sull'edizione odierna de La Repubblica:
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Repubblica: i dolori del giovane Berna, la frenata dopo il momento d’oro
Nelle ultime partite il talento viola ha rallentato ma sogna il rilancio e la chiamata agli Europei
"Un fenomeno normalizzato. Stanchezza, ci può stare. Perché Federico Bernardeschi detto 'Berna' presto tornerà quello di prima e anzi crescerà ancora, e poi era facile immaginare che si sarebbe trovato a pagare il prezzo di tanto sacrificio. Gli egoismi di Londra, la panchina col Napoli, poco o nulla (come il resto della banda) all’Olimpico. Giù lui, giù la Fiorentina, la squadra di cui è il simbolo: perché è cresciuto qui, perché indossa il dieci, perché ha stile e carattere. Perché ce lo invidiano tanti, soprattutto, visto che lui è una giovane stella del calcio italiano, un ex protagonista dell’Under 21 e una carta che Antonio Conte potrebbe giocare ai prossimo Europei.
E infatti Berna adesso deve ritrovare le energie per guidare la Fiorentina nello sprint per il terzo posto. Verona e Frosinone, due partite per tornare a divertirsi e a divertire chi lo segue con gli occhi innamorati. Due sfide per provare a riagguantare la Roma e per convincere Conte (che comunque dovrebbe avere le idee abbastanza chiare) a convocarlo in azzurro per le due amichevoli extralusso fissate per fine mese: con la Spagna il 24 marzo e con la Germania il 29. Lo stesso ct ha fatto sapere che le sue, in questo caso, saranno convocazioni allargate. Non venticinque, ma forse qualcuno in più, tra cui anche Federico Bernardeschi, valida alternativa a Candreva, o a Giaccherini, o esterno di un ipotetico ritorno al tridente. Quello che è certo è che in questi anni il biondo ha lavorato in molti ruoli, aggiungendo la parola sacrificio al suo vocabolario denso di sostantivi come fantasia, creatività, coraggio e tecnica."
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