Alla faccia della serenità. Per Adem Ljajic quella di ieri è stata una giornata infinita. E parecchio tormentata. Dalle notizie in arrivo dalla Spagna fino ai fischi ieri sera alla festa del popolo viola con il quale si rischia la frattura. Un bel problema, per la Fiorentina, che stava e sta facendo di tutto per proteggerlo. Il mercato però, e relative indiscrezioni, non hanno pietà. Corrono forte, e rimbalzano veloci. L’ultima? Il serbo (secondo il quotidiano spagnolo As) avrebbe firmato un precontratto col Milan. Per questo, l’Atletico Madrid, si sarebbe tirato indietro. Una situazione certamente sgradevole, ma smentita dalla società viola. Pradè, Macia, Della Valle e tutta la dirigenza, di fatto, non sono al corrente dell’esistenza di un accordo scritto. Anche perché (sempre stando a quanto scritto in Spagna) il tutto sarebbe avvenuto all’insaputa della Fiorentina. In realtà, tutto lascia pensare che non ci sia nessuna firma su nessun contratto. Fosse solo per un aspetto: non si può, e farlo vorrebbe dire andare incontro a multe e squalifiche. Non una grande idea insomma. Niente nero su bianco per intendersi, ma questo non significa che Ljajic (e i suoi rappresentanti) non abbiano portato (molto) avanti i discorsi con Adriano Galliani. Anzi.
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Repubblica: i dolori del giovane Adem
La giornata infinita di Ljajic
Il Diavolo è la vera tentazione per Adem. Lo è stata da subito, e resistere non è per niente semplice. I rossoneri hanno giocato di fino, toccando corde sensibili. La prima: il portafoglio. L’offerta per il serbo è ricca, certamente più alta rispetto a quella messa sul piatto da Mario Cognigni per il prolungamento. E poi c’è il lato “sentimentale”. Si sa da sempre, infatti, che l’idolo di Adem sia Ricardo Kaka. Per questo (anche a Firenze) ha voluto la maglia numero 22. Una casacca, ed un numero, che Galliani gli ha sapientemente promesso. Per esser chiari: il Milan e Ljajic hanno raggiunto da tempo un’intesa (verbale) e su quella giocheranno (nonostante da Casette d’Ete sia già arrivato un brusco stop) per forzare la mano con i Della Valle. Una strategia che infastidisce la Fiorentina, ma che (a Milano) sono convinti sia vincente. Siamo al punto di partenza. Il giocatore è combattuto. Sa che restare alla corte di Montella potrebbe farlo crescere ancora, ma i soldi (e il prestigio) del Milan lo mandano in confusione. Non solo. Perché anche l’ipotesi Atletico Madrid non gli dispiacerebbe. Il problema è che i colchoneros, scoperta l’intesa tra il ragazzo e i rossoneri, si sarebbero ritirati dalla corsa. Vero? Probabilmente no, ma certamente la pista è meno calda rispetto ai giorni scorsi. Tutto questo mentre in Inghilterra si scriveva di un rinnovato (ma non confermato) interesse del Tottenham. Un intrigo internazionale del quale la società viola avrebbe fatto volentieri a meno. Perché sta arrivando il Grasshopper ma tutti (o quasi) parlano del caso Ljajic. Come andrà a finire? Una bella domanda, alla quale diventa sempre più difficile rispondere.
la Repubblica
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