La nuova Fiorentina riparte con tre punti - scrive Giuseppe Calabrese su La Repubblica -. Nuova nell’atteggiamento, non certo nei principi di gioco. Sousa voleva una squadra più concreta e più pragmatica, e i suoi giocatori lo hanno accontentato. Non bella ma pratica, così la squadra viola si è presa tre punti contro il Torino (2-0) e ha cancellato le amarezze delle ultime settimane. Non solo, ha recuperato anche due punti in classifica sull’Inter e si è presa il terzo posto.
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Repubblica: Fiorentina, gol e sorrisi. Ora è di nuovo terza
Sousa voleva una squadra più concreta e più pragmatica, e i suoi giocatori lo hanno accontentato
Una vittoria che tiene aperta la classifica ma che, soprattutto, restituisce alla squadra viola un bel po’ di certezze. Assetto nuovo, con Ilicic trequartista e Borja Valero davanti alla difesa. Ma soprattutto Babacar e Kalinic insieme. Una Fiorentina diversa per ritrovare la strada smarrita contro Lazio e Milan. E per assicurarsi un futuro meno scontato. Esperimenti per sorprendere (gli avversari) e per dare alla squadra qualche alternativa.
E così, grazie anche a un Torino impalpabile, la Fiorentina ha lentamente rimesso insieme i pezzi di una squadra che ha ritrovato entusiasmo. Borja ha regolato i tempi in mezzo al campo, Verdù si è sacrificato per gli altri, Ilicic ha dato profondità e lì davanti le due punte hanno fatto più movimento (soprattutto Babacar) che tiri in porta. Ma l’idea nuova ha funzionato, anche se meccanismi e corsa vanno ancora messi a punto. Però l’inizio è stato incoraggiante.
Giusto per stavolta accontentiamoci di questi novanta minuti poco eccitanti ma concreti. In fondo la Fiorentina è ancora un piccolo cantiere. Ieri hanno esordito Tino Costa e Zarate, a Genova potrebbe toccare a Tello. E poi chissà, magari anche a qualcun altro. Sousa aspetta un difensore. Anzi, due.
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