L'edizione fiorentina de La Repubblica oggi in edicola prova a tracciare un primissimo bilancio tattico sulla Fiorentina. Con una premessa importante: il mercato non è finito.
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Repubblica: Fiorentina, cosa va e cosa non va
Difficoltà nelle sia in fase difensiva che offensiva. Il gruppo, il carattere ed il rapporto con la tifoseria sono i punti da cui ripartire
COSA NON FUNZIONA
Le prime due uscite ufficiali hanno evidenziato in maniera abbastanza evidente una difficoltà nel difendere da squadra, come vorrebbe Pioli, con il tecnico spinge perché si pressi in avanti. I suoi ci stanno provando, ma i meccanismi ancora non funzionano. La squadra si allunga, le distanze tra i reparti si dilatano, e il primo pressing è molto spesso saltato. Anche i singoli ci hanno messo del loro: troppe le distrazioni (e non solo di Tomovic) sia a San Siro che con la Samp. Molto meglio, invece, nella propria metà campo: da questo punto di vista la Fiorentina ha dimostrato una discreta capacità di compattarsi. Non è abbastanza, però. C'è da lavorare molto anche sulla trasformazione dell'azione da difensiva a offensiva: troppo spesso le opportunità di contropiede si sono trasformate in occasioni (o gol) per gli avversari. Benassi è apparso in difficoltà, Simeone troppo isolato.
COSA FUNZIONA
Sono aspetti forse meno tecnici, ma comunque importanti. Come il carattere. Sia a San Siro che contro la Samp, nonostante due situazioni difficili, la squadra ha mostrato capacità di reazione. La determinazione si traduce anche in numeri: la Fiorentina è la squadra che nelle prime due giornate di campionato ha tirato più in porta. Con scarsa precisione, è vero, ma questo testimonia la volontà di provarci. Poi c'è il gruppo. Fin dal ritiro di Moena i segnali sono stati positivi. Giovani, pieni di entusiasmo, felici di essere a Firenze e uniti. Infine, il rapporto con la tifoseria. Quanto successo domenica sera non va assolutamente sottovalutato. La Curva, ma non solo, è al fianco della squadra e, per ora, ne apprezza lo spirito. Senza risultati sarà difficile mantenere questo clima di unità ma proprio ora, nel momento di difficoltà, è una risorsa da sfruttare a pieno.
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