E al prossimo giro la Juve. E l’Europa sarà meno Europa ma di sicuro più tosta. Il 13 marzo a Torino, il 20 a Firenze, col preludio di campionato compreso (9 marzo). Firenze prende un bel respirone e si prepara all’evento, a quegli ottavi che sembrano una finale e a un viaggio verso lo stadio che della finale vera sarà comunque protagonista. Strani incroci. Brividi, tormenti e rivalità segnate sul cuore.
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Repubblica: avanti in Europa
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara
Nel frattempo ecco un pareggino coi burrosi danesi (1-1) e molto sonno. Perchè la sfida con l’Esbjerg non è tanto diversa, come impatto emozionale (soprattutto il primo tempo), a un documentario sulla migrazione del tonno pinna gialla, una puntata di telecamere con focus sul congresso dell’Udc, a un video su youTube con tutte le strepitose giocate di Keirrison. Insomma, Fiorentina-Esbjerg, pensando allo spettacolo, era un prevedibile mezzo pacco. Perché c’era un 3-1 in Danimarca che aveva spogliato la sfida di ritorno di qualsiasi rischio, il che era decisamente una buona notizia per il passaggio del turno ma non la premessa per un partitone tachicardico. E meno male, comunque.
E meno male anche che Montella, per dare un senso al tutto e spirito ai tifosi presenti al Franchi, lancia Marione Gomez da titolare, cosa con precedenti sistemati in altre ere geologiche, tipo settembre 2013. Bella storia, dai. Cioè, insomma. Il tedesco deve trovare la condizione.
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