Il «padrone di casa» è in prima fila. Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio Matteo Renzi accoglie la storia del calcio italiano. E´ la Hall of Fame 2012, e parlare di rottamazione davanti a Zoff o Boniperti è complicato. «Però è giusto dare spazio ai giovani», dice piano il Presidente onorario della Juventus. Premiato come dirigente italiano, rappresenta uno stile che non c´è più. «Ricordo le trasferte a Firenze. Sapevamo di dover difendere i nostri tifosi». Lo racconta quasi sorridendo, ma l´orgoglio e lo spirito son sempre gli stessi: «Gli juventini più passionali sono i toscani». Una spruzzata di veleno che frizza tremendamente nei cuori fiorentini. Eppure da queste parti hanno goduto e fatto godere anche quelli che avevano (e hanno) il bianconero tatuato sulla pelle. Uno su tutti, Giovanni Trapattoni: «Ancora penso a quel campionato. Se non si fosse rotto Bati avremmo vinto lo scudetto». Già. «Comunque quella resta una delle stagioni più belle della mia carriera». Si sognava il tricolore e oggi, dopo un paio d´anni di niente, quella parolina magica è tornata. «A Montellino (dice proprio così ndr) devo dire bravo. Con la forza del gioco e delle idee sta lottando alla pari con squadra più attrezzate della Fiorentina». Il Trap (premio come allenatore italiano), lui sì che è giovane dentro, e ringhia come sempre. «Gli anni portano esperienza. E non è un difetto». Eppure ci hanno provato a rottamarlo. «Ma mi devono cacciare a legnate». Manca Van Basten (calciatore straniero) ma c´è Paolo Maldini. Uno che ha dato l´addio al calcio in un Franchi che si alzò in piedi, per lui: «A Firenze possono essere contenti. Ho conosciuto il Montella allenatore quando ha affrontato la squadra di mio figlio e devo dire che mi sta sorprendendo». E ancora Zoff, vecchia gloria e primo difensore di Viviano, per chiudere con gli arbitri. Viene celebrato Agnolin e il sindaco Renzi, ex fischietto sfortunato, non si trattiene: «Gli errori ci stanno, ma alla Fiorentina ne hanno fatte tante». Nell´82, per esempio. Vero Trap?
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Renzi accoglie la storia del calcio italiano
Il «padrone di casa» è in prima fila. Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio Matteo Renzi accoglie la storia del calcio italiano. E´ la Hall of Fame 2012, e …
La repubblica
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