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Qui Samp: Rossi prepara il catenaccio

IL MOMENTO più delicato che mai, una partita difficilissima alle porte, il futuro segnato di un uomo sul filo del rasoio. A Bogliasco il clima è rarefatto, tutto va avanti …

Redazione VN

IL MOMENTO più delicato che mai, una partita difficilissima alle porte, il futuro segnato di un uomo sul filo del rasoio. A Bogliasco il clima è rarefatto, tutto va avanti come da routine anche se nelle segrete stanze, nel frattempo, si pensa a quel che succederà dopo il match di domenica a Firenze. Ormai i giochi sono fatti, a Delio Rossi serve un’impresa per salvare la panchina. Una buona prestazione, innanzitutto, contro i viola di Montella. Ma non solo, l’allenatore romagnolo dovrà pure portare a casa dei punti. Il divario fra le due squadre è evidente ma ormai non è neppure più il tempo di pensare a chi è più forte di chi: serve una scossa, punto e basta. E non potrebbe esserci scossa più elettrizzante di un risultato positivo contro la Fiorentina.

Allora forse non è un caso se il Rossi all’ultima spiaggia abbia deciso di affidarsi al 3-5-2 (o 5-3-2) che aveva adottato la scorsa stagione, quando riuscì a raddrizzare la barca ereditata da Ferrara in un attimo. Un anno fa c’erano solo due alternative, 3-5-2 o 4-4-2 contro le squadre con il tridente, ma soprattutto c’era una formazione titolare, una base da cui il coach si allontanava solo in caso di squalifiche o infortuni. Dall’ultimo agosto invece non è mai stato così: tanto che alla prova del nove la Sampdoria si presenterà in terra toscana con la dodicesima formazione diversa in dodici gare.

Ieri nel solito test del giovedì contro gli Allievi Nazionali si sono viste cose leggermente diverse rispetto alla doppia seduta di mercoledì. Innanzitutto in difesa: con Mustafi ancora impegnato nelle corse blande intorno al campo insieme a Gabbiadini, uno dei tre centrali non era Berardi ma il giovane Fornasier. Che in caso venga lanciato al Franchi sarebbe il venticinquesimo giocatore impiegato dall’inizio del campionato. Nessun dubbio sugli altri due, Palombo in regia e Regini interno sinistro, viste le squalifiche di Gastaldello e Costa.

Novità pure a centrocampo. Non sulle fasce, con le conferme di De Silvestri a destra e Gavazzi a sinistra. Ma in mezzo, in primis con il ritorno di Krsticic “regista basso”, dopo gli esperimenti da trequartista e le apparizioni di Gentsoglou. Altro “reaparecido” ieri è stato Renan, rispolverato alla sinistra del serbo. Occhio pure al terzo interno di centrocampo: ha iniziato come da copione Obiang, che però a metà del primo tempo ha lasciato il campo per problemi muscolari. Le sue condizioni verranno valutate oggi nel ritiro di Montecatini. Al suo posto, il ripescatissimo Eramo.

Nella rivoluzione generale del giovedì non poteva mancare l’attacco. Al fianco di Eder, tornato in gruppo dopo due giorni a parte, ecco Wszolek. Non certo una punta di ruolo, piuttosto un raccordo in quello che parrebbe un 3-5-1-1. Sempre che Gabbiadini non recuperi e si piazzi al suo posto davanti, ma le previsioni a ieri non erano molto ottimistiche. È vero che spesso e volentieri Rossi al momento di scegliere la formazione della domenica smentisce gli allenamentisettimanali, ma l’intenzione del tecnico, uomini a parte, è palese: si va in terra toscana belli chiusi a difendere la porta di Da Costa.

Dopo la partitella, finita 8-1 con reti, tutte nel primo tempo (quando c’erano in campo i presunti titolari) di Eder (4), Gavazzi (2), De Silvestri e Wszolek, Rossi ha convocato per il ritiro ventitre giocatori. Restano a casa gli squalificati Gastaldello eCosta, più gli infortunati Castellini, Salamon, Barillà, Maresca, Sansone e Rodriguez. Per Mustafi e Gabbiadini, come detto, si spera nel recupero.

La Samp parte per Montecatini stamattina, nel pomeriggio allenamento al “Comunale”, dove Rossi dirigerà un’altra seduta domani. Poi il trasferimento a Coverciano.

LA REPUBBLICA