Certo, è solo un’amichevole. Ma la Fiorentina continua a non sbagliare un colpo nel suo fantastico campionato d’agosto. L’ultima «vittima» della squadra di Montella è il Real. Il re d’Europa. I viola vincono per 2 a 1 portando a casa tante buone notizie: Gomez, autore di uno splendido gol di testa in tuffo, è tornato il SuperMario dei tempi del Bayern; Aquilani non ha sbagliato nulla e potrebbe stuzzicare l’interesse del nuovo cittì azzurro Conte; Borja Valero, in versione trequartista, ha confermato di essere l’anima della squadra viola e il giovane Babacar ha sostituito l’infortunato Pepito Rossi senza farlo rimpiangere. Anzi, è stato proprio il bimbo d’oro della Fiorentina a suonare la carica dopo l’avvio fulminante del Real. Una prova di grande maturità. Il gol decisivo, invece, lo ha realizzato Alonso. Il nonno del difensore viola era stato protagonista del vecchio Real Madrid-Fiorentina che consegnò ai bianchi la Coppa dei Campioni del 1957. Una piccola vendetta consumata dal nipote.
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Questa Fiorentina è Real, Gomez stende i re d’Europa
Montella può ridere: la Fiorentina è super. L’analisi della Gazzetta del match contro il Real
Brutto inizio Segnare sfruttando un calcio d’angolo degli avversari è un’impresa Real. La squadra di Ancelotti ci riesce dopo appena quattro minuti di gioco. È Ronaldo a recuperare il pallone, aprire il contropiede per Di Maria e chiudere la fulminante azione appoggiando in rete l’assist al bacio dell’argentino. Altro che tiqui-taca. Queste sono coltellate al cuore degli avversari. Si gioca in allegria, senza la pressione del risultato. C’è Cristiano che prova l’elastico, Marcelo che fa il brasiliano vero e Di Maria che ogni volta semina il terrore nella difesa avversaria. È normale che Carletto non lo voglia far partire per niente al mondo. Se Cuadrado vale quaranta milioni...
Fiore Champions Il Real, però, alza quasi subito il piede dall’acceleratore. Ed entra in scena una Fiorentina che conferma di avere le carte in regola per puntare a una stagione da protagonista, con vista Champions. Montella prova la formula-campionato con il trequartista e senza Cuadrado (che dovrà scontare un turno di squalifica). Il debutto contro la Roma all’Olimpico è un triplo salto mortale. E quindi è giusto provare la formazione tipo. Le indicazioni sono tutte positive. Pizarro detta i tempi con al fianco un Aquilani in versione extra-lusso. Il numero 10 viola pennella l’assist che Gomez trasforma nel gol del pareggio con uno splendido colpo di testa in tuffo e poi fa tremare la traversa di Navas con un destro al volo. Un’esecuzione da manuale del calcio. Sale di quota anche Borja Valero. Montella lo schiera da trequartista e questa suona come una bocciatura per Ilicic pagato un anno fa nove milioni e ancora iscritto al partito dei «giocatori misteriosi». Borja Valero invece dimostra di avere un buon feeling con un Gomez brillante come nei suoi giorni migliori. Montella, in attesa di sapere se Rossi sarà disponibile per il debutto in campionato, si gode il campione che nella passata stagione non ha mai avuto a disposizione. Ha ragione Andrea Della Valle a considerare SuperMario come un nuovo grande acquisto. E che acquisto.
Alonso! Nella ripresa arriva anche il colpo del kappaò. Lo piazza Marcos Alonso che salta Khedira e batte Keylor Navas, uno dei nuovi acquisti del Real. Ma il 2-1 ci sta tutto. Anzi, nel finale di gara è ancora la squadra di Montella a sfiorare la goleada con una violenta conclusione di Vargas. È una Fiorentina che cresce e aspetta di sapere se avrà a meno Cuadrado. Andrea Della Valle spera che non arrivi in extremis l’offerta del Barcellona. E ha ragione. Il colombiano sarebbe la ciliegina su una torta da veri golosi del pallone.
La Gazzetta dello Sport
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